Soggiorno inclusivo nel Brandeburgo con Artemisia e.V. Inclusione per tutt*

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Soggiorno inclusivo nel Brandeburgo con Artemisia e.V. Inclusione per tutt*

di Amelia Massetti

Nella prima settimana di ottobre 2020, l’associazione Artemisia e.V. Inclusione per tutt*organizzerà il primo soggiorno inclusivo nel Brandeburgo, per persone con e senza disabilità, dai 20 ai 35 anni, provenienti da Berlino e da altre regioni e che desiderano vivere un’esperienza di vacanza alternativa a contatto con la natura, svolgendo attività esperienziali di musica e movimento.

Abbiamo portato avanti questa idea, inizialmente con molta incertezza sulla possibilità concreta di poter realizzare il progetto quest’anno, e lo abbiamo fatto insieme ad educatrici professioniste nel campo della disabilità, con esperienza di viaggi per persone diversamente abili, realizzati precedentemente con altre organizzazioni.

Malina Austen, Ronja Lindemann e Madlen Wessels hanno sviluppato e strutturato il progetto, anche in collaborazione con il nostro team, che si è occupato principalmente degli aspetti finanziari e legali per garantire ai partecipanti un viaggio sicuro e accessibile.

Le collaboratrici, nonché socie di Artemisia, hanno quindi trovato un luogo adatto nel Brandeburgo dove poter realizzare il soggiorno per restare in modo autonomo nella natura e praticare attività creative, quale la musica e la ricerca dei suoni. Naturalmente questo diventa anche un modo per incentivare le abilità di autonomia e indipendenza precedentemente attivate e purtroppo in molti casi svanite a causa della pandemia.

L’Associazione Artemisia e.V. Inclusione per tutt* è un’associazione senza scopo di lucro, fondata nel 2016 a Berlino da una rete di persone, in particolare italiane e italo tedesche, con o senza disabilità e le loro famiglie, nonché professionisti nel settore educativo e dell’assistenza.

L’associazione naturalmente accoglie tutte e tutti coloro che hanno interesse a dialogare sulle tematiche della disabilità e dell’inclusione delle persone diversamente abili, ma anche che desiderano sviluppare il concetto di inclusione come qualità del rispetto reciproco delle differenze di qualsiasi tipo, siano esse di genere che di provenienza culturale, etnica o religiosa.

Il rispetto delle differenze è il concetto trainante della nostra associazione che fa del tema della cura la base per costruire rapporti di reciproco sostegno, sulla quale si deve fondare una società, nel superamento delle barriere sia culturali che mentali.

La nostra associazione non ha potuto più organizzare, a causa della pandemia e del distanziamento sociale, i consueti incontri mensili, ma abbiamo continuato a lavorare come direttivo per sviluppare i progetti in campo.

Il distanziamento sociale ha portato ad un regresso per molte persone diversamente abili, che hanno bisogno di una continuità delle attività per consolidare le abilità di formazione e di autonomia acquisite.

Mai come in questa fase di pandemia abbiamo potuto riscontrare l’importanza che la cura venga messa al centro della nostra società, perché una società che non si prende cura delle persone più fragili è una società basata sul profitto, lasciando di conseguenza indietro le fasce più deboli.

Questo progetto è il primo di una serie d’iniziative che la nostra associazione vuole promuovere per offrire opportunità d’incontro e di sviluppo delle autonomie personali delle persone diversamente abili e non solo. Sinora abbiamo gestito i nostri incontri per informare principalmente la comunità italiana sul sistema tedesco relativamente alle tematiche dell’inclusione scolastica e lavorativa, sviluppando anche progetti di formazione educativa-inclusiva finanziati e realizzati nelle scuole, ma anche in altri contesti.

Da quest’anno vogliamo maggiormente concentrare la nostra attenzione nello sviluppo di progetti mirati alle persone diversamente abili e non, che possano trovare, tramite l’associazione, opportunità d’incontro e di formazione mediante progetti volti allo sviluppo delle competenze socio-culturali.

Naturalmente, se dovesse esserci in autunno una riacutizzazione del coronavirus, dovremmo annullare per quest’anno il nostro progetto di viaggio e rinviarlo al prossimo anno. In tal caso coloro che si fossero iscritti e avessero pagato la quota di partecipazione, verranno naturalmente rimborsati. Il viaggio sarà annullato anche nel caso che non si raggiunga la quota minima di partecipanti (che è di 7 persone), e l’importo pagato verrà rimborsato per intero.

Ci auguriamo con questo progetto di poter offrire un minimo di sollievo per le famiglie e le persone diversamente abili che hanno maggiormente sofferto il distanziamento sociale e il carico di cura durante la pandemia.

Informazioni per partecipare

Per tutti i dettagli del viaggio potete andare sulla pagina Viaggio nel Brandeburgo dove trovare il modulo per l’iscrizione e le regole di garanzia.

Il termine di iscrizione scade il 10 agosto.

Le iscrizioni possono essere effettuate anche scrivendo una mail all’indirizzo [email protected].

Il 16 luglio, alle ore 18.00, ci sarà inoltre una riunione su Zoom dove le assistenti e ideatrici del progetto, che accompagneranno il gruppo che partirà per il Brandeburgo, spiegheranno i dettagli del viaggio.

La videoconferenza sarà principalmente in tedesco, ma in taluni casi, se richiesto, faremo la traduzione in italiano. Chi vuole partecipare alla videoconferenza dovrà scrivere una mail a [email protected] e riceverà il link di collegamento alla piattaforma.

Ci auguriamo che questa fase possa portare presto a una maggiore solidarietà e comunione di intenti volti al miglioramento delle nostre capacità di resilienza, solidarietà e sostegno reciproco. E ci auguriamo anche che questo crei le basi di una comunità multietnica e trasversale che, attraverso l’associazionismo, possa creare una società in cui le discriminazioni vengano eliminate e le differenze diventino fonte di arricchimento reciproco per costruire una società migliore.

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