Angela Merkel spiega matematicamente l’epidemia. “Ecco perché ci vuole prudenza, non presunzione”
Angela Merkel spiega matematicamente l’epidemia. “Ecco perché ci vuole prudenza, non presunzione”
Nella teleconferenza di mercoledì scorso, Angela Merkel ha spiegato nel dettaglio perché la Germania ridurrà molto lentamente le misure di sicurezza concepite per rallentare la diffusione del Coronavirus.
Laureata in fisica e con un dottorato in chimica quantistica, la cancelliera ha infatti spiegato ai cittadini attraverso un modello matematico di facile comprensione, perché i successi ottenuti dalla Germania fino ad ora sono tuttavia estremamente fragili e vanno consolidati con un contegno responsabile.
Angela Merkel ha inizialmente annunciato che la curva dei contagi in Germania è diventata più piatta, condizione che evita il sovraccarico del sistema sanitario.
“Al momento il nostro indice di contagio è R1” ha spiegato la cancelliera, “significa che ogni persona infetta ne contagia, in media, un’altra. Se arriviamo a un punto in cui ognuno contagia 1.1 persone, entro ottobre satureremo il nostro sistema sanitario e il relativo numero di posti in terapia intensiva.
Se il tasso di trasmissione sale a 1.2 e cioè ognuno contagia il 20% in più e, per esempio, su cinque persone una ne contagia due, e le altre quattro ne contagiano una, il nostro sistema sanitario arriverà al limite entro luglio.
Se arrivassimo a 1.3 persone, il sistema sanitario si saturerebbe a giugno. Vi rendete conto di quanto sia piccolo il margine?”.
Angela Merkel ha quindi aggiunto che l’intero andamento di questo modello è basato sul fatto che si sia al momento in grado di monitorare e tracciare un soggetto contagiato e che grazie a questo possiamo allentare le restrizioni. “Ma si tratta di un equilibrio fragile” ha precisato la cancelliera, citando anche Peter Tschentscher, sindaco di Amburgo, che in precedenza aveva dichiarato: “Stiamo camminando su una sottile lastra di ghiaccio”.
Angela Merkel ha quindi concluso il suo intervento sul tema ribadendo che viviamo in una situazione precaria in cui i successi sono estremamente fragili e in cui all’ordine del giorno. “Dobbiamo usare la prudenza, non la presunzione”, ha ribadito.
Un discorso chiaro, che diventa ancora più importante perché integra l’annuncio dell’allentamento di alcune restrizioni previsto, in Germania, dopo il 3 maggio.