In cucina con Mr.D – Storie di resilienza al tempo del Coronavirus
di Federico Quadrelli
Anche in Germania, come altrove, da settimane circola il Codiv-19, un virus nuovo riconducibile però ad una famiglia di già noti Coronavirus. Di giorno in giorno aumentano i contagi, in modo più contenuto – per fortuna – i decessi, ma la quarantena va fatta anche qui a Berlino, come in Italia. Come comunità italiana siamo forse più sensibili, considerando quanto sta accadendo nel nostro Paese, quindi, ci siamo, più o meno tutte e tutti, già auto-isolati o abbiamo limitato enormemente le nostre attività quotidiane.
Cosa si fa nel tempo ora a disposizione? Prima sembrava di non averne, oggi ne abbiamo anche troppo. Leggere, studiare, informarsi, riscoprire l’importanza dei contatti e delle relazioni umane usando le tecnologie dell’informazione – Skype, Zoom, Facebook, Twitter, Whatsapp – chi più ne ha, più ne metta!
Altri, però, hanno provato a sviluppare qualche cosa di diverso: un sogno, un’idea. Così, vi racconto una storia interessante: un programma di cucina per diabetici, ideato e realizzato da due italiani a Berlino, Francesco e Maurizio, sul loro canale youtube: “In cucina con Mr.D”. Così, ho deciso di contattarli e fare loro qualche domanda. Francesco è cuoco nonché presentatore del programma fai-da-te “In cucina con Mr.D”, mentre Maurizio è invece un regista televisivo di professione.
Francesco, perché un canale di cucina per diabetici? Come è nata questa idea?
Da circa un anno e mezzo ho scoperto di essere diabetico tipo 2, quello di origine alimentare. Devo dire che è stato veramente un brutto momento: a me è sempre piaciuto cucinare, vivendo il momento del pranzo come un momento conviviale tra amici, e ho sempre amato mangiare bene. Quindi scoprire questa patologia per me è stato un po’ minare alle basi la mia vita sociale.
Il diabete di tipo 2 è la forma più frequente di diabete (circa il 90% dei casi) e sussiste o quando la quantità di insulina prodotta è insufficiente o quando l’insulina prodotta non è efficace. Ovviamente, questo comporta un cambiamento notevole negli stili di vita. Come hai affrontato tutto questo?
Fortunatamente ho un carattere abbastanza combattivo e mi sono messo a studiare, a leggere, a cercare di capire come potevo fare. E con un’infarinatura di base ho iniziato a produrre delle ricette che mi consentissero di bilanciare la mia golosità con il diabete.
Maurizio, tu invece sei un regista televisivo
Esatto. Quindi l’idea di passare dalla cucina alla realizzazione di un “programma di ricette è stato praticamente automatico!
Ma chi è Mr. D.?
Mr. D. È un nome di fantasia che molti di noi diabetici usiamo per dare un nome alla nostra patologia che ci accompagna quotidianamente in qualsiasi cosa facciamo: ovviamente Il signor D è il signor diabete.
A differenza del tipo 1, il Diabete tipo 2 non necessità dell’iniezione di insulina. Questo non ne attenua la gravità, ovviamente. Ma consente di “tenere a bada” la malattia con attività fisica e con modifiche sostanziali alla propria dieta. In cosa consisterebbero queste modifiche?
Diciamo che di base gli alimenti da eliminare sono principalmente lo zucchero, (il miele e tutti i vari dolcificanti tipo fruttosio, glucosio ecc.), le farine bianche, che possono essere tranquillamente sostituite da quelle integrali, così come la pasta, il riso e il pane bianco. È possibile trovare nei supermercati più forniti, due tipi di dolcificanti senza carboidrati e senza calorie: la Stevia e l’Eritritolo, che hanno un potere dolcificante pari allo zucchero e possono essere tranquillamente usati anche nella preparazione di dolci. Bisogna anche cambiare il modo di mangiare: un bel piatto di verdure va sempre consumato prima degli altri alimenti, in maniera che la fibra rallenti l’assorbimento dei carboidrati.
La quarantena auto-imposta è stata quindi l’occasione per rendere un’idea, nata da una necessità, in un progetto artistico interessante, autoprodotto e soprattutto utile! Sul canale youtube sono già online tre ricette, giusto Maurizio?
Sì, ma ne abbiamo già girate altre quattro e pensiamo di andare avanti a un ritmo di due alla settimana. Ci stiamo divertendo molto, non sentiamo tanto la noia e la paura della quarantena. Il nostro obiettivo è semplice: lanciare alle persone diabetiche il messaggio che questa malattia è facile da combattere, basta solamente prendersi cura di se stessi e dare al nostro corpo l’alimentazione di cui ha bisogno.
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