L’appello di Angela Merkel alla nazione, registrato e diffuso in coda ai telegiornali della sera sulle reti pubbliche, ha descritto la crisi legata al Coronavirus come la più grande dalla seconda guerra mondiale. Parliamo quindi della peggiore crisi degli ultimi 75 anni.
Le persone non sono numeri
Angela Merkel ha sostenuto che in questo momento particolarmente difficile “tutti sono importanti” e ha fatto appello alla popolazione perché affinché rispetti le regole e le restrizioni previste, restrizioni mai viste nella storia della Repubblica Federale.
Ha dichiarato di comprendere il disagio vissuto in un momento in cui sono stati annullati eventi, fiere, concerti e sono state chiuse scuole, università e aree destinate al gioco.
Ma ha anche ribadito come tutto questo sia assolutamente necessario per salvare delle vite. “Tutto ciò che potrebbe mettere in pericolo le persone deve essere evitato” ha ribadito la cancelliera, “È assolutamente essenziale limitare il più possibile la vita pubblica”.
Distanziandosi molto da quanto dichiarato, ad esempio, da Boris Johnson e dalla filosofia del “sacrificio inevitabile, la Cancelliera ha detto che le statistiche non riguardano numeri astratti, ma sono concretamente un padre, un nonno, una madre, una nonna, un partner. “Sono persone. E noi siamo una comunità in cui ogni vita e ogni persona contano“.
Il sistema sanitario tedesco
Angela Merkel ha parlato del sistema sanitario tedesco come di uno dei migliori al mondo e quindi in grado di infondere una certa fiducia, ma ha detto anche che gli ospedali potrebbero essere completamente sopraffatti se in brevissimo tempo si riempissero di pazienti contagiati dal Coronavirus. Situazione che ogni Paese potrebbe vivere ove il contagio si espandesse troppo velocemente.
Ovviamente il governo federale interagisce costantemente con gli esperti del Robert Koch Institute e altri scienziati e virologi. Tuttavia, nonostante la ricerca sia sotto pressione in tutto il mondo, non esiste ancora alcuna terapia per curare il Coronavirus, così come non esiste un vaccino. Per questo è molto importante la cooperazione dell’intera comunità sul suolo nazionale.
La necessità di limitare la vita pubblica
Il principio guida di ogni azione, in questo momento, è quindi rallentare la diffusione del virus, guadagnando mesi e quindi il tempo necessario per poter trovare una soluzione. “Dipenderà anche dal modo in cui le persone seguono le regole”, ha precisato Angela Merkel, ed è importante farlo “Senza eccezioni”, perché “Tutto dipende da tutti e quindi da noi”.
La mano tesa verso le piccole e grandi aziende
Allo stesso tempo la Cancelliera ha assicurato alle aziende, dalle più piccole alle più grandi, che il governo federale farà di tutto per attutire l’impatto economico della crisi e soprattutto per salvare posti di lavoro. “Faremo tutto ciò che serve per aiutare i nostri imprenditori e lavoratori durante questa difficile prova”.
Al personale sanitario: “Vi ringrazio dal profondo del mio cuore”
Angela Merkel si è quindi rivolta a tutti coloro che lavorano nel sistema sanitario come medici e infermieri o con altre funzioni. “Siete in prima linea in questa lotta per noi. Siete i primi a visitare i malati e a conoscere quanto gravi siano alcuni decorsi dell’infezione. E ogni giorno tornate a lavorare e siete di nuovo lì, ad aiutare le persone. Quello che fate è eccezionale, e vi ringrazio dal profondo del mio cuore”.
Al personale che lavora nei supermercati
Angela Merkel ha ringraziato anche chi lavorano alla cassa dei supermercati o riempie gli scaffali, in uno dei contesti attualmente più difficili da gestire. “Grazie per essere al vostro posto, per garantire un servizio indispensabile ai vostri concittadini”, ha sottolineato la Cancelliera.
L’appello a non esagerare con gli approvvigionamenti
La Merkel ha anche cercato di esortare i cittadini a non esagerare con le scorte alimentari. “Le scorte hanno senso, ma con moderazione” ha precisato Angela Merkel, perché i generi alimentari saranno garantiti in ogni momento e quindi non ha senso comportarsi come se dovessero esaurirsi da un momento all’altro.
Le norme da osservare
I virologi sono stati in questo molto chiari: niente più strette di mano, lavarsi le mani accuratamente e più volte al giorno e restare ad almeno un metro e mezzo di distanza, anche se il momento del bisogno ci spingerebbe a restare vicini.
“È un cosa seria, prendetela seriamente”
Ribadendo la necessità di comportarsi in modo corretto in questa emergenza, Angela Merkel ha infine detto che non siamo condannati ad accettare in modo passivo la diffusione del virus, ma abbiamo un rimedio: restare a distanza. Anche se siamo abituati a esprimere l’attenzione e la cura degli altri in modo fisico, in questo momento è vero esattamente il contrario e purtroppo la sospensione del contatto ravvicinato è l’unico modo di aiutare le persone, soprattutto le più anziane.
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