B come Berlino, i quartieri: Treptow-Köpenick
di Gabriella Di Cagno
Treptow-Köpenick
(9. distretto, circa 265.000 abitanti)
Il distretto con la più estesa superficie si trova nella parte più a sud-est della città, e nasce nel 2001 come unione dei due precedenti e autonomi distretti di Treptow e Köpenick. La densità di abitanti per chilometro quadrato è una delle più basse di tutta Berlino, grazie al fatto che il territorio è composto in grande quantità da aree verdi e da acqua.
Köpenick ha una storia ed una tradizione che affondano le proprie radici nel medioevo: la prima menzione del toponimo (Copenic) si trova in un documento del 1209. Fortezza di una popolazione slava, questo quartiere godeva già nel 1232 dello Stadtrecht (titolo di città). Nel centro storico cittadino, ben preservato, si trova il Köpenick Rathaus (Municipio) in stile neogotico (1901-1904) e il bel Castello barocco, costruito tra il 1677 ed il 1682 per Federico I di Prussia, all’epoca erede al trono, l’unico castello sull’acqua della città.
La tranquilla cittadina fu teatro di una brutale strage nazista nel giugno del 1933, quando una novantina di comunisti vennero uccisi. Le vittime furono poi celebrate come eroi della Resistenza dalla DDR, e venne eretto un monumento in loro onore nella Platz des 23 April (la piazza che ricorda l’ingresso in città dell’Armata Rossa).
Il distretto è suddiviso in ben quindici quartieri (Ortsteil):
0901 Alt-Treptow
0902 Plänterwald
0903 Baumschulenweg
0904 Johannisthal
0905 Niederschöneweide
0906 Altglienicke
0907 Adlershof
0908 Bohnsdorf
0909 Oberschöneweide
0910 Köpenick
0911 Friedrichshagen
0912 Rahnsdorf
0913 Grünau
0914 Müggelheim
0915 Schmöckwitz
La vita quotidiana
Chi voglia avere un’idea della Berlino “com’era”, all’epoca della grande industria, al tempo del Muro, e prima che diventasse la città cool, deve recarsi in questa zona – appena fuori dal Ring – che riserva atmosfere sorprendenti. A poche centinaia di metri di distanza si trovano ampie superfici di edilizia industriale in abbandono e idillici angolini verdi con casette dai tetti rossi spioventi e le statuine dei sette nani in giardino.
In tutto il distretto si trova la più alta percentuale di tedeschi autoctoni della città, senza cioè radici immigratorie. Gli stranieri sono ancora pochi, rispetto ai residenti storici. L’età media degli abitanti è di 45 anni, contro la media generale di 43.
Mentre il quartiere di Köpenick è conosciuto e frequentato specialmente come meta di svago e di turismo, altre zone del distretto, come Schöneweide, mostrano il volto della città post-industriale in disarmo.
Composto da due parti, Oberschöneweide e Niederschöneweide, rispettivamente sopra e sotto la Sprea, il quartiere sorge sull’antico “Schöne Weyde” esistente dal XVI. secolo, ed è stato una roccaforte della DDR, in cui a lungo e tuttora è sopravvissuta una mentalità tipicamente berlinese dell’Est.
Prima ancora, è stato uno dei centri pulsanti dell’industria berlinese: qui alla fine del XIX. secolo furono costruiti i siti della AEG secondo i progetti di Peter Behrens, che caratterizzò l’abitato come “Industrieansiedlung”. Ma il destino produttivo di questo distretto non si è esaurito con l’epoca industriale.
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Il quartiere di Adlershof è oggi uno dei quindici più grossi parchi della scienza nel mondo e simbolo della ricerca High-Tech. Dieci centri di ricerca extra-universitari, sei istituti della Humboldt-Universität, centinaia di imprese start-up e istituzioni. Il famoso Innovations-Zentrum Berlin Management GmbH è parte di questo enorme polo per la ricerca scientifica, economia e media, e offre i suoi servizi alle giovani aziende innovative in questi settori. Non manca un tocco “nostrano”: l’azienda Berlin-Chemie AG che ha sede dal 1890 in Adlershof è dal 1992 una branca del più grosso Gruppo farmaceutico italiano, l’azienda Menarini.
Il Sud Est della città attualmente è in fase di rinascita ed esercita una singolare attrattiva su giovani famiglie, studenti della vicina Università per la Tecnica e le Scienze Applicate, e perfino su investitori stranieri, così come sugli artisti in cerca di grandi spazi ex manifatturieri per i loro atelier.
Questo rilancio è stato possibile anche in virtù della posizione, strategicamente collocata fra i quartieri centrali e il futuro aeroporto di Berlin-Brandeburg, e per l’ottimo collegamento con il treno metropolitano, che in pochi minuti porta ai quartieri dello svago cool di Neukölln o di Friedrichshain.
Gli immobili sono qui ancora disponibili a prezzi abbordabili sia per l’affitto che per l’acquisto. Completano il quadro della buona qualità della vita un gran numero di servizi pubblici, piscine, clubs sportivi, centri ricreativi, parchi, negozi e centri commerciali.
Köpenick è famosa anche per le sue aree verdi. La più famosa di tutte è Wuhlheide, un parco enorme dove d’estate si tengono numerosi concerti.
Ovviamente nel quartiere ci sono stati grandi investimenti pubblici per il recupero urbano e architettonico, e alcune aree di notevole dimensione sono tuttora in fase di risanamento, come il Sanierungsgebiet Treptow-Niederschöneweide. Qui, a poca distanza dalla S-Bahnhof Schöneweide, nella Schnellerstraße 137, si trova un sito di archeologia industriale tra i più affascinanti del distretto: l’ottocentesca “Borussia Brauerei”, ancora in attesa di una futura destinazione d’uso.
Invece, per l’area ex industriale un tempo occupata dalla VEB Kühlautomat (già produzione di aeromobili, poi frigoriferi etc.) nel Segelfliegerdamm a Johannisthal esiste già un progetto: verrà trasformata in zona residenziale per appartamenti e uffici. Alcuni edifici, sopravvissuti all’abbandono ultradecennale, verranno preservati in quanto monumenti protetti, come la fabbrica di aerei eretta nel 1912 da Arthur Müller, dove furono costruiti i motori per l’aeronautica militare tedesca della seconda guerra mondiale.
Molto noto e visitato il cosiddetto Behrensbau, un grande complesso di edifici industriali e direzionali, sito nella Ostendstraße a Oberschöneweide, oggi monumento protetto il cui centenario è stato celebrato nell’ottobre dello scorso anno.
Cosa visitare a Treptow
Treptower Park e Sowietisches Ehrenmal
All’interno del Treptower Park, popolare meta di svago all’inizio del Novecento, si trova l’impressionante monumento collettivo ai soldati dell’Armata Rossa che liberarono Berlino dai nazisti durante l’ultima battaglia (1945) della seconda guerra mondiale. Venne costruito nel 1949 sulla sepoltura di 5.000 caduti.
Gartenstadt Falkenberg
Akazienhof 1, 12524 Berlin
La Gartenstadt (città giardino) Falkenberg si trova nel quartiere di Bohnsdorf. Fu realizzata nel 1913-15 su progetto degli architetti Bruno Taut e Heinrich Tessenow. Dal 7 luglio 2008 è stata inserita nella lista del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Nel linguaggio popolare, è soprannominata Tuschkastensiedlung (“quartiere tavolozza”) per i colori vivaci delle facciate degli edifici.
Müggelsee
Il lago più grande della città (4 x 2,5 km) è molto frequentato nella bella stagione, ed offre spiagge di sabbia e un lido pubblico attrezzato (Strandbad Müggelsee). Sulle acque del lago si praticano sport acquatici come la vela e il surf. Nella più classica tradizione DDR si trovano zone riservate al nudismo (FKK), la più frequentata e ufficiale delle quali è la FKK Strandbad Müggelsee. Una visita alla Müggelturm è d’obbligo. Con i suoi 29,61 metri di altezza domina su Köpenick e su buona parte di Friedrichshagen. Costruita nel 1961 in seguito a un concorso vinto dai giovani architetti del collettivo studentesco della Kunsthochschule Berlin-Weißensee: Jörg Streitparth, Siegfried Wagner und Klaus Weißhaupt, oggi è monumento nazionale. Chiusa al pubblico da anni, riaprirà il 1 maggio 2018 dopo un lungo restauro. Piacevole, in estate, la visita al villaggio di Rahnsdorf, sulla sponda Est, dove si può mangiare il pesce affumicato alla Müggelseefischerei. Imperdibile la visita al centro storico del quartiere: Altstadt Köpenick.
Stazione ferroviaria di Berlino-Schöneweide
Attiva dal 24 maggio 1868, la piccola stazione sita nel centro di Niederschöneweide è allo stato attuale piuttosto malridotta. Tuttavia essa è posta sotto tutela monumentale ed un progetto di restauro è già in vista.
La rubrica B come Berlin intende dare ai nuovi berlinesi le informazioni sui dodici distretti e vari quartieri che formano la città metropolitana di Berlino.
Una lettura attuale, storica, culturale, senza pretese di esaustività, di analisi socio-antropologiche, ma anche senza tabù. Con immagini originali e sopralluoghi. E talvolta anche raccontini divertenti.
Note sull’autrice: Gabriella Di Cagno (Bari 1961) si è trasferita a Berlino nel 2007. È autrice con Simone Buttazzi del manuale Tutti a Berlino. Guida pratica per italiani in fuga, 2.a ed. 2014 ed è co-fondatrice della associazione Apulier in Berlin.
Collabora dal 2014 con Il Mitte, dove ha pubblicato alcuni contributi di utilità per l’orientamento dei neo-berlinesi.
FONTI E BIBLIOGRAFIA
“Eine Runde Berlin – Streifzüge durch die Kieze”. Stadtspaziergang mit Jürgen Hilbrecht: Was der Hauptmann über Köpenick erzählt, Der Tagesspiegel, 26.08.2017
Christian Van Lessen, Müggelberge: Der Wurm im Turm, Der Tagesspiegel, 19.05.2008
Alt-Treptow in Berlin: war mehr als Ausflugsziel der Berliner, Berlin, Förderverein für das Heimatmuseum Treptow, 2004
Dana Schultze, Karin Manke, Streifzüge durch Treptow, Stapp Verlag, Berlin 1996