Carofiglio e il mestiere dello scrittore
Mercoledì 19 ottobre, ore 19:00, alla Garden Tower in Neue Mainzer Landstraße 46, si è svolto un incontro con lo scrittore Italiano Gianrico Carofiglio.
È stata una serata intima durante il quale, davanti ad una platea di circa settanta persone, lo scrittore si è lasciato andare, raccontando come vive il mestiere e il rapporto, spesso conflittuale, tra la produzione letteraria e le scadenze editoriali. Occasione è stata la presetazione del libro L’estate fredda, opera scritta in appena cinque mesi.
Ci sono state interessanti digressioni biografiche, in cui ha raccontato il suo approccio alla professione di scrittore e reso partecipe di alcune sue esperienze di quando era ancora nella magistratura e nel senato della Repubblica.
Carofiglio racconta gli inizi, quando ancora scrivere era tutt’altro che semplice. “La scrittura è difficile, va imparata. Uno scrittore deve leggere, non ci si può improvvisare”.
Ci dice come il passato entri nello stesura dei testi. Esso si traduce in una scrittura priva di espedienti, che lascia entrare il lettore, con il suo vissuto, in quell’universo letterario e poi scoprirne le contraddizioni tra ciò che è nel racconto e ciò che è fuori.
Questo evento è stato promosso e organizzato dall’Istituto italiano di Cultura di Colonia, rappresentato dal Dott. Lucio Izzo, che per l’incontro è stato presente anche in veste di moderatore, e dall’Associazione Culturale Italia Altrove.
La Dott.ssa Marilena Bacci e la Dott.ssa. Manuela Rossi, entrambe rappresentanti dell’associazione, hanno rispettivamente introdotto e chiuso l’evento, facendo partecipe il pubblico che ha potuto rivolgere delle domande allo scrittore.
Pietro Di Matteo
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