Aylan ride di nuovo in un altro murales per i rifugiati
Francoforte – Un altro capitolo si aggiunge alla storia del graffito dedicato al piccolo rifugiato siriano morto sulla spiaggia che qualche mese fa era stato sulle prime pagine di tutti i giornali.
La stessa foto infatti era diventata un opera di street art proprio sull’isolotto sul Meno di fronte alla nuova sede della BCE.
Era bastato poco tempo perchè qualcuno pensasse bene di sfregiare l’immagine una prima volta e, appena qualche settimana fa, arrivare a pitturare sopra la scritta “Grenzen retten Leben!“ – i confini salvano vite! – a manifestare ancora più chiaramente il dissenso verso una politica di accoglienza e solidarietà nei confronti dei rifugiati.
Bene, ora l’intero graffito è stato ridipinto, ma questa volta il piccolo Aylan, questo era il nome del bimbo, non è più mostrato morto sulla spiaggia, come tutti lo ricordano, ma felice e sorridente.
L’azione dei graffitari ha ricevuto subito lodi e approvazione anche da figure istituzionali da cui non ci si aspetterebbe normalmente particolare apprezzamento verso un’arte che spesso viene etichettata come vandalismo. Il sindaco Cunitz si è spinto fino a suggerire che le istituzioni dovrebbero rifinanziare, se ce ne fosse di nuovo bisogno, la ri-pittura del graffito.
[ale.gra]
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