Alle otto di questa mattina un uomo si è fatto esplodere nella hall delle partenze dell’aeroporto internazionale di Zaventem, il principale aeroporto di Bruxelles. In base ad alcune testimonianze, subito prima dell’attentato si sarebbero sentiti colpi di pistola e grida in arabo.
Circa un’ora dopo si è verificata un’altra esplosione tra le stazioni metro di Maelbeek e Schumann, vicinissime alla sede del Parlamento Europeo.
Stando agli ultimi dati ricevuti le vittime sarebbero almeno 34 e i feriti più di 130.
L’Isis ha rivendicato l’attentato attraverso l’agenzia di stampa Amaq, vicina allo Stato Islamico. Nello stesso annuncio ha promesso altri attacchi in Europa.
L’aeroporto è stato completamente evacuato e i collegamenti ferroviari interrotti. Chiusi la metropoliatana e tutti i musei. Una bomba inesplosa sarebbe stata trovata anche all’interno dello scalo.
Con un tweet, il vicepresidente della Commissione Ue Kristalina Georgieva ha chiesto a tutti i funzionari delle istituzioni europee di non lasciare i loro uffici o le loro case.
Intanto il governo ha convocato un Consiglio di Sicurezza nazionale.
Nel frattempo sul Boulevard General Jacques, sempre a Bruxelles, la polizia ha fatto esplodere una macchina sospetta parcheggiata vicino alla “Freie Universität” e all’interno del campus è stato trovato un altro oggetto non ancora identificato. L’università, frequentata da circa 20.000 studenti, è stata evacuata.
Evacuato anche l’Office National des Pensions di Bruxelles, dove sono stati trovati due pacchi di dubbia provenienza, ed evacuata la centrale nucleare di Tihange, nella provincia di Liegi.
Tutto questo accade a quattro giorni dall’arresto di Salah Abdeslam, responsabile degli attentati di Parigi.
La polizia federale tedesca ha annunciato di aver aumentato i controlli alle frontiere con Belgio, Francia, Olanda e Lussemburgo e intensificato la sicurezza negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie.
“I ripugnanti attentati di Bruxelles ci spingono a restare uniti: solidarietà con le vittime e fermezza contro i terroristi” ha commentato su Twitter Steffen Seibert, il portavoce di Angela Merkel.
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