Meno di 17 minuti per raggiungere la stazione centrale: Neu-Isemburg è più vicina
Francoforte – 1,1 km, 20 milioni di euro, 250 giorni di lavoro uguale 17. Matematicamente sarebbe un bel rompicapo, nei fatti sono i dati e i numeri che documentano il progetto di ampliamento della linea tram 17 per collegare Neu-Isemburg.
Nella giornata sabato, 13 dicembre, alla presenza delle autorità istituzionali e deivertici della municipale dei trasporti pubblici – parliamo ovviamente della VGF– c´è stata la prima corsa inaugurale della nuova linea. Ora, grazie ai lavori di ampliamento, la linea 17 percorrerà Francoforte da Sud-Ovest, esattamente dal comune limitrofo di Neu-Isemburg, fino alla nuova zona residenziale nord-ovest, ossia Rebstock, passando per la stazione principale e la fiera.
Il nuovo collegamento consentirà ai cittadini residenti in Neu-Isemburg di raggiungere la stazione principale in soli 15 minuti e pertanto agevolerà sicuramente i tanti pendolari residenti in questa zona. Il progetto compensa, senza ombra di dubbio, una delle poche lacune nell’efficiente sistema di trasporto pubblico urbano ed extrurbano.
Tuttavia è bene precisare che il progetto non è stato affatto approvato all’unanimità. Il fronte contrario ai lavori di ampliamento era piuttosto consistente. Casus belli non era tanto il progetto in sé, quanto l’elevato costo dei lavori. L’una difronte all’altra due logiche difficilmente sovrapponibili. Da una parte il diritto anche per i residenti di avere una migliore accessibilità al sistema di trasporti, dall’altra la realtà dei conti in profondo rosso della VGF.
La crescita urbana di Francoforte, il sorgere di nuovi quartieri, le gentrificazioni nel Gallus, a Ostend e Riedberg hanno un influsso diretto anche sul sistema dei servizi pubblici. Probabilmente l’efficienza francofortese ha le sue ragioni anche nell’essere una metropoli in miniatura. Nel momento in cui si avvia a diventare una metropoli vera e propria, i costi dell’efficienza potrebbero diventare eccessivamente elevati.
Tornando al problema del debito della VGF, l’ipotesi che babbo natale porti un ulteriore rincaro del costo dei mezzi pubblici è tutt’altro che remota. Nei mesi scorsi la VGFaveva annunciato una vera e propria guerra ai viaggiatori in nero, al fine di aumentare le entrate. Tuttavia il debito è fin troppo consistente per pensare che basti una misura poliziesca per coprirlo, anche in virtù del fatto che i sindacati sono sul piede di guerra e chiedono un adeguamento dei salari. Il rischio concreto è quello di avere il paradosso di un trasporto pubblico urbano ed extraurbano efficiente quanto talmente caro da essere elitario anziché popolare.
Ruggiero Gorgoglione
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