Berlino, città e autorità ebraiche “bisticciano” sui tempi di sepoltura
Non sempre, lo sappiamo, medicina e religione vanno d’accordo, anche nella sepoltura.
A Berlino, uno scontro legale si è trasformato in una discussione politica che, nel giro di qualche settimana, potrebbe portare al cambiamento parziale di una legge.
Una nuova ordinanza cittadina infatti, che impone la sepoltura di un cadavere soltanto 48 ore dopo il decesso per consentire una possibile autopsia, è entrata in contrasto con la legge ebraica, che prevede l’interramento del corpo non oltre le 24 ore dal momento della morte.
Secondo quanto riporta il Jerusalem Post, rappresentanti della comunità ebraica cittadina hanno incontrato rappresentanti del Ministero della Sanità di Berlino per discutere la questione.
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Tra di loro Rabbi Yehuda Tiechtel della comunità Berlin Chabad, che ha spiegato: «Abbiamo trovato volontà di venire incontro alle nostre richieste». Anche dal Ministero, sono arrivati riscontri positivi. Possibile, dunque, che si arriverà ad un adattamento dell’ordinanza in tempi brevi.
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Credo che le religioni tutte, siano rispettosi delle norme civili che ogni Stato legifera, in fatto di polizia mortuaria. Prima lo Stato, poi la religione.