Sistemi educativi regionali in Germania: eccellenti in Sassonia, a Berlino le peggiori
di Alessandro Grassi
È stato pubblicato ieri il Bildungsmonitor 2013, uno studio sulla qualità dei sistemi educativi regionali della Germania. Commissionato dalla Initiative Neue Soziale Marktwirschaft (INSM), un’associazione di imprenditori, il rapporto è costruito sull’analisi di novantatré parametri diversi e fornisce un quadro generale per ogni Land dello Stato Federale.
Tutti i Länder migliorano il loro punteggio tranne due: Schleswig-Holstein – all’undicesimo posto peggiorato di 1,1 – e la Saar – penultima nella classifica generale e segna un calo di 1,4.
In questa classifica al primo posto risulta la Sassonia che in ben sei indicatori arriva davanti a tutti gli altri Länder. Dopo di lei Turingia, Baviera e Baden-Württemberg. A seguire gli altri senza una chiara distinzione tra est e ovest. Fanalino di coda, staccata da tutti, proprio Berlino.
La capitale va male in molti settori, tuttavia negli ultimi anni va registrato un sensibile miglioramento (+2,2) nel punteggio assoluto, in particolare per quanto riguarda l’integrazione, la lotta alla “povertà di istruzione” (Kampf gegen Bildungsarmut) e la formazione professionale.
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A scapito del risultato finale riesce a piazzarsi persino al primo posto per quanto riguarda la ricerca e tra i Länder migliori per le infrastrutture e per quanto riguarda gli asili (Betreuungsbedingungen).
L’Assia della multiculturalissima Francoforte (in città circa il 50% della popolazione è straniera o di origine straniera) si classifica al nono posto con un miglioramento di due punti. Una prestazione non esaltante per le scuole regionali che soffrono nelle categoria dell’efficienza temporale (Zeiteffizienz) e della qualità scolastica.
Il punto forte è invece proprio l’integrazione. Un altro parametro dove l’Assia va bene è l’Efficienza informativa specialmente negli indicatori: investimenti, rapporto studenti/insegnanti, dimensione delle classi.
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