David Bowie a sorpresa: torna e “canta” Berlino con “Where are we now”
David Bowie non ha perso la voglia di stupire. Nel giorno del suo 66esimo compleanno, a dieci anni esatti dall’uscita del suo ultimo disco, Reality, il cantante londinese ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un nuovo singolo dal titolo profetico: Where are we now?, anticipazione di un disco di inediti che vedrà la luce il prossimo marzo.
La canzone, una ballata struggente, ritorna sul periodo berlinese del Duca Bianco, che qui pubblicò tre album in tre anni tra il ’77 e il ’79: Low, Heroes e Lodger.
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Il testo “viaggia” attraverso alcuni dei luoghi più conosciuti della capitale tedesca, da Potsdamer Platz al Böse Brücke (dove sorgeva una dogana tra Berlino Est e Berlino Ovest che “22mila persone attraversano con le dita incrociate”), dal KaDeWe all’adiacente Nürnberger Strasse in cui passeggia un uomo “perso nel tempo”.
Anche il video che accompagna il singolo, diretto da Tony Oursler, mostra diverse immagini di repertorio risalenti a quel periodo, forse filmate dallo stesso Bowie. Nelle immagini si vede l’ingresso di Hauptstrasse 155, dove il creatore di Ziggy Stardust ha trascorso la maggior parte del suo soggiorno tedesco in compagnia di Iggy Pop, ma anche la Colonna della Vittoria, Wittenbergplatz ed altro ancora.
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Una notizia inaspettata per i numerosissimi fan di Bowie, che hanno dato vita ad un tam tam in rete attraverso Twitter, Facebook e sui forum specializzati. Un fremito diventato, nel giro di pochi minuti, un vero e proprio terremoto. La “calamità naturale” David Bowie ha annunciato che a Where are we now? (disponibile su iTunes in 179 Paesi) farà seguito un disco, intitolato The Next Day, che uscirà a marzo per Iso/Columbia.
Non è ancora dato sapere se dopo il disco ci sarà anche un tour, ma tutti i segnali fanno presagire che sarà così. Per ora i milioni di fan del Duca, ormai quasi rassegnati alla “sparizione” del loro idolo, possono accontentarsi e gioire dell’inaspettata novità. Una sorpresa di compleanno che conferma come Bowie sia uno dei pochi artisti internazionali in grado di fare “quello che vuole, come vuole e quando vuole”, secondo la felice definizione data da un portavoce della sua etichetta discografica.