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Zoo Palast, in ricostruzione l’anima della Berlino cinematografica

Lo Zoo Palast nel 2010 [Marlonausberlin / Public domani]
Lo Zoo Palast nel 2010 [Marlonausberlin / Public domani]

C’erano anni in cui sembrava che la polvere non lo sfiorasse nemmeno. Le poltroncine in velluto, il tappeto rosso, la facciata scintillante, la scritta luminosa visibile a centinaia di metri di distanza: lo Zoo Palast ha vissuto anni migliori di questi. Qui si tenne, nel 1927, la prima assoluta del capolavoro di Fritz Lang, “Metropolis“.

A quel tempo il “Palasttheater am Zoo” era il cinema più importante della città. E nemmeno dopo la guerra, i bombardamenti e la ricostruzione, l’edificio perse il suo ruolo centrale: dal 1957 al 1999, la Berlinale ne fece il suo quartier generale, il luogo in cui avvenivano tutte le proiezioni più importanti.

Il declino è cominciato con il nuovo millennio. Dieci anni di agonia, o quasi – sotto l’egida del subentrante colosso UCI – pagati con una perdita di smalto e di carattere. La svolta è arrivata nel 2010, quando sono cominciati i lavori di ristrutturazione che lo riporteranno in poco tempo all’antico splendore.

La riapertura è prevista per metà 2013, mentre nel 2014 lo Zoo Palast tornerà ad essere il salotto buono del festival del cinema. Le sue sale dovrebbero diventare sette, la capienza di 1700 posti a sedere. Intanto, le lettere cubitali dell’insegna sono state smontate: saranno pulite e lucidate, pronte per altri cinquant’anni di onorata carriera.

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