Un’orgia di zucchero in mostra al Berghain
Nove metri di corpi che si attorcigliano, nudi maschili in pose sessualmente esplicite, “un’orgia selvaggia con un finale romantico e felice”. Da qualche settimana, il bancone bar del Berghain è diventato una vera e propria opera d’arte: se scrutate nelle teche di vetro che vi separano dai baristi, troverete una maestosa scultura di colore ambrato, realizzata completamente con lo zucchero.
L’opera porta la firma di Joseph Marr, artista australiano/maori residente a Berlino da un paio d’anni. Marr definisce Together, questo il titolo dell’opera, una storia d’amore. “Sono entusiasta di esporre in modo permanente al Berghain, il mio club preferito al mondo”, ha spiegato alla Berliner Zeitung, che lo ha intervistato nel suo studio di Neukölln.
Perché utilizzare lo zucchero? Per Marr ha un forte valore simbolico: “Rappresenta il desiderio, non solo in senso sessuale, ma il desiderio che può diventare una trappola perché ti si incolla addosso. Ha dei colori straordinari, e vuoi mettere il sapore? Se se ne rompe un pezzo, lo puoi mangiare”. Ma con attenzione: “I bordi”, spiega, “sono taglienti come il vetro”.
Non si tratta comunque della prima opera d’arte esposta all’interno della storica discoteca berlinese. All’ingresso, sulla parete di fronte al guardaroba, si può ammirare un enorme disegno realizzato dal polacco Piotr Nathan. Al Panorama Bar, invece, ci sono diverse opere realizzate da Marc Brandeburgo e Wolfgang Tillmans. Il Berghain era l’unica parte dell’edificio ancora priva d’arte. Fino ad oggi.