Turista italiano aggredito gravemente in U-Bahn. Berlino sotto accusa.
di Mattia Grigolo
Sabato mattina, alle prime luci dell’alba, un giovane ragazzo italiano in vacanza a Berlino viene aggredito da una banda di sconosciuti, picchiato senza pietà con calci alla testa, dopo essere stato stordito con spray urticante. È successo nella stazione metropolitana di Schlesisches Tor, in Kreuzberg. L’aggressione è cessata soltanto all’intervento di un passante che ha distratto e messo in fuga la banda. Il poco più che ventenne riversa in gravi condizioni e la sua prognosi resta riservata. La Polizia sta cercando gli aggressori.
Da quando la notizia ha iniziato a fare il giro tra la comunità italiana (v. Facebook, articoli di giornale, post su blog) la tensione è salita molto fra gli expat, tanto che, nella giornata di ieri, si poteva intuire un certo timore nell’affrontare determinate stazioni o zone in solitaria (sia da parte delle donne che da parte degli uomini). Sono state fatte molte illazioni, si è detto che Berlino è diventata improvvisamente pericolosa, che Kreuzberg è un luogo ormai invivibile. Si è detto che il fatto che le metropolitane restino aperte, durante il weekend, per tutta la notte, è un’aggravante sulla delinquenza. Abbiamo sentito dire che la vendita di alcol in città è “troppo semplice”. Insomma, abbiamo ascoltato molti pareri, tutti legittimi, ma anche tutti dettati, a nostra opinione, da un bisogno impellente di identificare un mostro.
Quando non si trova un colpevole fisicamente imputabile, il mostro diventa un luogo, un’ideologia, una causa, un’istituzione e, chiaramente, il boomerang torna indietro, colpendo alle spalle.
Il mostro è diventata Berlino. Il tanto osannato non-stop delle metropolitane che permette a molti giovani di potersi muovere per la città senza dover prendere la macchina o pagare dei taxi è diventato ora un problema che genere delinquenza. L’alcol, che a tutti fa paura, ma del quale molti non possono fare a meno, è diventata solo ora l’arma letale. Che cosa si dovrebbe fare? Chiudere le U-Bahn a mezzanotte anche durante il weekend? Proibire la vendita di alcol oltre che ai minori, anche dopo un determinato orario? Cambierebbe qualcosa? Nessuno sarebbe aggredito? Ci sarebbe meno delinquenza? Forse.
E’ un problema che è stato affrontato a lungo, non solo da qualsiasi cittadino di un determinato luogo, ma anche dalle istituzioni. Dai media, dalla politica, dall’istruzione.
Berlino è una metropoli e come ogni città di grandi dimensioni ha un tasso di delinquenza proporzionato ai suoi abitanti, al momento storico, alle difficoltà che sta affrontando e ad altri molteplici fattori.
Il tasso di delinquenza a Berlino è proporzionalmente basso. Non il più basso d’Europa, ma fa in modo che la città sia definita “tranquilla”. Sarebbe limitato pensare che lo sfortunato turista italiano aggredito sabato notte/mattina, sia l’unica vittima del mese, della settimana, di quella stessa notte. Soltanto una settimana fa, chi scrive ha letto una notizia di un noto giornale tedesco, il quale articolo menziona un’aggressione ad un uomo da parte di una donna armata di machete. Ripeto, armata di machete. Dove? nei pressi di Görlitzer Park. Quanti di quelli che ora si dicono impauriti dall’uscire di casa sanno di questa freschissima notizia? Pochi. Nell’ultima settimana le aggressioni a Berlino sono state diverse. Come facciamo a saperlo? Ne hanno parlato i media. Quando? Soprattutto nella giornata di ieri. Dove? Nell’articolo redatto in occasione dell’aggressione al ragazzo italiano.
C’è un’altra cosa, inoltre: sembra che, tra le righe, ci si sia convinti un po’ tutti che il ventitreenne sia stato aggredito da una banda di ubriachi. Siamo sicuri? Il ragazzo è stato stordito con dello spray urticante. Che tipo di spray? Non tutti gli spray urticanti sono legali a Berlino (addirittura in Germania), perché questa banda di ombre ne possedeva uno? Degli ubriachi girano in branco andando per club e bar ad ubriacarsi portando con sé degli spray non legali in città e, anche se fossero spray legali, non nasce il dubbio che ci sia della premeditazione?
Quante domande ci siamo fatti in questo articolo? Parecchie. C’è un motivo. I media (anche Il Mitte lo è), talvolta tendono a manipolare le notizie, a plasmarle fino a creare il terrore perfetto, apparecchiato come una trappola. E’ una storia banale, sentita migliaia di volte.
Chi scrive, insieme alla redazione di questo magazine, si augurano che il malcapitato connazionale aggredito e ora ricoverato in ospedale, possa riprendersi senza lesioni permanenti. Si augura, oltremodo, che la comunità italiana, a Berlino come anche in Italia, si faccia delle domande prima di additare una città come pericolosa, dei delinquenti come ‘sicuramente’ ubriachi, ‘sicuramente’ turchi, ‘sicuramente’ tedeschi, ‘probabilmente tanti’. Un quartiere ‘senza ombra di dubbio’ pericoloso, ormai allo sbando. Un’opportunità – servizio metropolitano aperto tutta la notte – che diventa un alibi. Una città che diventa un mostro.
Ho apprezzato molto la lucidità e la sobrietà giornalistica con cui tratti l’argomento.
Ottimo articolo Mattia, vedremo poi i nuovi sviluppi, ci sono telecamere nelle stazioni e qualcosa in più lo verremo a sapere di sicuro, teneteci aggiornati.
10 anni fa, il clima non é come quello che stiamo vivendo adesso. Due settimane fa un amico é stato aggredito alle 11 di sera nella metropolitana U5. La veritá é che all´aumentare della popolazione non c´é stato un aumento dei controlli e della polizia. Onestamente sono mesi, che esco la sera, torno indietro in Taxi oppure con la mia macchina.
Questa notizia ovviamente mi ha un po’ sconvolto ma faccio fatica a credere in quanto ho trovato a Berlino circa due mesi fa una grande tranquillità soprattutto girando sulle u-bahn ,non ho mai percepito momenti di paura,però purtroppo può accadere ovunque quindi anche li..
Questo articolo non mi è piaciuto, non fornisce informazioni nuove rispetto a quelle che già si sapevano e utilizza la tecnica del “sembra”, “si pensa” per portare all’attenzione riflessioni e critiche socio-urbane che sono solo accennate e poco approfondite.
Vengo da Roma e al confronto Berlino è una città strasicura, la metro aperta 24h/24 nel finesettimana è un grande servizio pubblico ed evita che gente ubriaca guidi tirando sotto sfortunati pedoni, non ho mai assistito ad un borseggio sulle metropolitane, a Roma nell’ultimo anno ho assistito 4 volte e 3 volte ho dovuto accompagnare in questura dei miei clienti borseggiati. Certo, Berlino è una città metropolitana, multiculturale e con scarsità di fondi economici, con i suoi episodi di violenza comuni a tutte le città metropolitane, ma in generale mi sembra molto sicura. Aspettiamo la fine delle indagini e le decisioni che prenderanno gli uffici competenti per prevenire altri fatti del genere e poi si potranno criticare le scelte che verranno fatte se non si è d’accordo…
Ciao a tutti, per fortuna possiamo stare tranquilli, in questo articolo è scritto che è caduto da solo, il tutto documentato dalla telecamera:
http://www.stern.de/panorama/berlin-nazi-angriff-war-vorgetaeuscht-561353.html
Purtroppo non c’è da nessuna parte la smentita. Sarebbe bello ci fosse almeno qui.