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Sciogliere AfD per i legami con i Reichsbürger? Secondo Merz è “inutile”

La discussione politica intorno al fenomeno dei Reichsbürger ha inevitabilmente toccato il tasto dei legami fra cittadini del Reich e AfD. A innescare le speculazioni è stato l’arresto, nel corso dell’operazione di polizia contro gli aspiranti golpisti, della giudice berlinese Birgit Malsack-Winkemann, ex deputata del partito di estrema destra, la quale conservava ancora l’accesso al Bundestag. Qualche voce si è levata a favore dell’idea di sciogliere AfD, in quanto partito portatore di valori essenzialmente contrari a quelli della democrazia tedesca.

Di questo avviso è, per esempio, la leader dei Verdi Ricarda Lang, che ha definito AfD “il braccio parlamentare dell’estremismo di destra” nonché “un partito che disprezza profondamente questa democrazia e, in definitiva, questo Paese”. Secondo Lang, l’idea di poter sciogliere AfD dovrebbe quantomeno poter essere discussa e non essere considerata un tabù.

Merz: “Inutile sciogliere AfD: ci sarebbe un nuovo partito il giorno dopo”

Di diverso avviso il leader della CDU Friedrich Merz – il quale ha adottato una linea durissima contro le collaborazioni del proprio partito con AfD, fin da quando ha assunto la guida dei cristiano-democratici tedeschi. Merz, che senza mezze misure minaccia di espulsione chiunque, anche a livello locale o regionale, stringa alleanze con AfD, ha dichiarato al quotidiano Die Welt che lo scioglimento del partito sarebbe inutile, poiché le stesse persone si riorganizzerebbero il giorno dopo in un nuovo partito con un altro nome.


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D’altra parte, lo scioglimento “parziale” di una fazione di AfD (la celebre “ala”, ovvero Der Flügel) si è già verificato in passato, ma in molti sostengono che la messa al bando dell’organizzazione non abbia in nulla ridotto l’influenza del suo leader Björn Höcke.

Björn Höcke Viktor Orbán
Björn Höcke.
Sandro Halank, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Merz è invece favorevole a un giro di vite sulle armi, come quello proposto dalla Ministra degli Interni Nancy Faeser (SPD), che prevede il divieto di vendita e possesso di armi semiautomatiche. Il leader della CDU, tuttavia, ritiene che impedire l’accesso alle armi non rappresenti che una soluzione parziale del problema, poiché l’atteggiamento degli estremisti non verrebbe modificato semplicemente attraverso il divieto di possedere un certo tipo di armi.

leader di AfD
Tino Chrupalla, leader di AfD insieme ad Alice Weidel. Olaf Kosinsky, CC BY-SA 3.0 DE <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/de/deed.en>, via Wikimedia Commons

AfD prende le distanze: “non c’entriamo niente con questi matti”

Intanto, il portavoce nazionale di AfD Tino Chrupalla ha preso pubblicamente le distanze dai Reichsbürger nel corso della trasmissione RTL Direkt, dicendo che il partito non ha “nulla a che fare con questi matti”, esprimendo soddisfazione per le azioni dello Stato contro i Reichsbürger e assicurando che, qualora il rapporto dell’ex deputata Malsack-Winkemann con i Cittadini del Reich venisse confermato, questo comporterebbe la sua espulsione dal partito.

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