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Quei politici di Berlino con i soldi nascosti in Svizzera

[© Lienhard Schulz / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0 / remixed by Il Mitte]
Lienhard Schulz / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0 / remixed by Il Mitte]

André Schmitz ha 57 anni, una consistente fetta di patrimonio nascosta al fisco e, fino a ieri, un incarico da consigliere presso il Comune di Berlino.

Il politico della SPD – nonché esponente di spicco della cultura cittadina – si è dimesso, causando scandalo nell’ambiente politico tedesco. Sospettato non solo lui, ma anche il sindaco Klaus Wowereit, accusato di avere “chiuso un occhio” sulla vicenda.

L’infrazione risale al 2005, quando Schimtz entrò in possesso di una ingente somma (420mila euro) ereditata dalla madre adottiva, Pauline Schwarzkopf, vedova del proprietario della omonima fabbrica di shampoo Testanera.

Il socialdemocratico, invece che pagare regolarmente la tassa sul patrimonio acquisito, ha investito la cifra in un’assicurazione privata in Svizzera, presso Credit Suisse. Nel 2007, dopo aver liquidato la polizza ha riottenuto i soldi contanti, senza dire niente a nessuno – ufficio erariale tedesco incluso.

Scoperto l’inganno, nel 2012 Schwarz è stato indagato per evasione fiscale, a causa di circa 22mila euro di tasse mai versate; il politico si è subito dichiarato dispiaciuto dell’avvenimento e pronto a collaborare con le autorità, mentre Wowereit ha deliberatamente evitato scandali, lasciando passare l’intera vicenda sotto silenzio.

Il caso ricorda quello, emerso pochi giorni fa, di Alice Schwarzer, icona del femminismo tedesco degli anni settanta. Anche lei ha evaso le tasse, anche lei è stata smascherata, anche lei (più di Schmitz) è stata vittima di quello che il suo avvocato ha definito uno «tsunami mediatico».

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