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Pokèmon Go: la polizia di Berlino comincia a multare i giocatori

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di Sara Bolognini

La mania dei Pokèmon sembrava ormai essere scemata da qualche anno e invece, improvvisamente, ecco che ritorna coinvolgendo le persone come un uragano. La nuova versione del gioco si chiama Pokemon Go e presenta un’innovazione che è il motivo principale del suo inarrestabile successo: i Pokemon si devono infatti cercare nel mondo reale.
In Germania il gioco è stato lanciato la settimana scorsa e ha già coinvolto persone di tutte le età. I giocatori sono riconoscibili perchè vagano per le strade di Berlino con l’aria assurdamente concentrata e gli occhi incollati al telefono. Bisogna fare attenzione a non distrarsi troppo, tuttavia, perché i costi del gioco potrebbero rivelarsi più alti del previsto. Un antipatico “incidente di percorso” legato a Pokemon Go, ad esempio, si è verificato martedì a Prenzlauer Berg, quando un giovane ciclista ha attirato l’attenzione della polizia berlinese a causa del suo strano comportamento. Il ragazzo stava guidando la bicicletta a passo d’uomo, una mano sul volante e l’altra al cellulare: era alla ricerca dei mostri virtuali. Le forze dell’ordine hanno dovuto multarlo di 25 Euro, dato che l’utilizzo del telefono mentre si guida, anche la bici, è proibito.
Gotta catch em all sembra quindi essere lo slogan del momento, almeno per chi si è lasciato risucchiare da questa nuova mania. Un po’ di buon senso, però, si impone, soprattutto considerando che un uso scriteriato di Pokèmon Go sta esponendo molte persone, in tutto il mondo, a rischi anche maggiori di una multa.

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