“No alla riforma GEMA”: in duemila in corteo
Erano circa duemila, ieri, i manifestanti radunatisi in Keithstraße, davanti alla sede berlinese della GEMA, per protestare contro la riforma che entrerà in vigore il primo gennaio 2013. Proprio dalla piccola via a pochi passi da Wittenbergplatz, verso le 18.30, è cominciata la parata lungo il Kurfürstendamm, protrattasi sino alle 22.
A guidare la protesta lungo il viale dello shopping di Berlino Ovest, una dozzina di carri colorati. Non mancavano “rappresentanze” di tutti i principali club berlinesi – Yaam, So36, Berghain. Dietro, i ragazzi hanno ballato e cantato, intonando anche diversi cori contro la riforma che potrebbe mettere in pericolo la sopravvivenza di molti celebri locali berlinesi.
La nuova tassazione della GEMA, infatti, potrebbe rappresentare un colpo durissimo per le tasche di molti gestori, che dal prossimo anno si ritroverebbero a pagare molto di più per i diritti d’autore dei brani trasmessi o suonati durante le serate. Se ora i pagamenti vengono effettuati mensilmente con cifre forfettarie, In futuro i locali si vedranno costretti a pagare quotidianamente: e le percentuali sono quasi decuplicate.
Dalla GEMA, comunque, non è arrivato alcun segno di apertura. La società ha confermato la stessa linea di “difesa”, sostenendo che sino ad ora i club non hanno pagato nulla, o pochissimo, rispetto a quanto realmente dovuto. Secondo Ursula Goebel, portavoce della società, “alcuni dei club cittadini, in una serata, spendono più per la carta igienica che per i diritti d’autore”.
Sulla manifestazione, che avveniva a pochi metri dalle finestre del suo ufficio, Goebel ha detto: “Manifestazioni come questa mi fanno capire quanto le persone tengano realmente alla musica. Purtroppo, non tutte sono disposte a pagare questa passione in modo appropriato“. La dimostrazione “gegen GEMA”, organizzata dalla Fairplay di Dr. Motte, si è tenuta in contemporanea in altre grandi città tedesche.