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La nuova ambasciata turca e l’invitato speciale: Erdogan

Recep Tayyip Erdoğan

Questo pomeriggio, la più grande ambasciata turca del mondo verrà “battezzata” in prima persona da Recep Tayyip Erdoğan, il Primo Ministro del paese a metà tra Europa e Asia. Situata tra le ambasciate d’Italia, Giappone e Sud Africa, la nuova sede diplomatica sorgerà nel cuore di Tiergarten.

L’edificio, costato oltre 30 milioni di euro, è stato costruito nel punto esatto in cui, prima della seconda guerra mondiale, sorgeva la vecchia ambasciata turca. A contraddistinguerne l’architettura, un’apertura ad arco alta sedici metri e rivestita completamente in rame nella facciata principale.

L’ambasciata è strutturata in due sezioni ben distinte: il “palazzo”, che contiene l’ufficio dell’ambasciatore e le sale di ricevimento per gli ospiti, e la “città”, gli uffici in cui lavoreranno oltre cento dipendenti. In mezzo c’è il “Bosporus”, un atrio comune che fungerà da ingresso principale dell’edificio.

Il progetto è di tre architetti berlinesi, Volkmar Nickol, Felipe Schmidt e Thomas Hillig. Saranno presenti anche loro all’inaugurazione che vedrà, tra poche ore, presenziare al taglio del nastro sia Erdoğan che il Ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle.

“L’ambasciata vuole essere un biglietto da visita della Turchia moderna, e mostrare l’apertura del paese verso il resto del mondo”, spiegano gli architetti. I rapporti tra Germania e Turchia sono sempre stati molto stretti: basti pensare che sono oltre 2,5 milioni i turchi residenti nel paese. Berlino, in particolare, ospita da lungo tempo una delle più grandi comunità turche al mondo.

 

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