Il libro-provocazione: “Renderò Neukölln un modello di integrazione”

Rendere Neukölln un modello di integrazione tra culture. Un esempio da seguire non solo per la città, ma anche per l’intera nazione. L’ambizioso progetto porta la firma del sindaco del quartiere, Heinz Buschokowsky (SPD), il cui libro Neukölln ist überall (Neukölln è ovunque), appena pubblicato, ha scatenato interesse e polemiche.

Al centro del libro c’è la questione dell’integrazione: la maggior parte dei 160mila abitanti del quartiere, infatti, ha origini turche o arabe. In un’intervista alla “Die Zeit”, Buschowswsky ha rivelato di voler attuare una politica di “tolleranza e accettazione” che permetta di risolvere i principali problemi dell’area: criminalità e disoccupazione.

L’analisi di Buschowswsky sul suo quartiere, incentrata in particolar modo sulla metà occidentale, può essere estesa all’intera Germania, da sempre meta di immigrazione. Principale preoccupazione è rivolta ai bambini, i quali necessitano di istruzione e di conoscenza della lingua tedesca per potersi integrare e non del sussidio statale (Hartz IV), che permette ai genitori di non lavorare.

Anche Buschowswsky è nato a Neukölln, negli anni ’50 ha vissuto in una cantina. Ama il suo quartiere, e proprio per questo vorrebbe che tutti gli immigrati rispettassero le regole della Repubblica Federale e che, allo stesso tempo, ognuno di loro ricevesse le stesse chance dei cittadini tedeschi. Buschowsky vuole promuovere il rispetto di qualsiasi etnia e religione e, nell’intervista rilasciata alla “Die Zeit”, spiega come gli immigrati siano una risorsa, e non un peso, per la capitale tedesca ed il suo sviluppo futuro.

Una posizione ben diversa rispetto a quella di Thilo Sarrazin, compagno di partito ed autore del bestseller Deutschland schafft sich ab (La Germania si distrugge da sè), secondo cui la mancata volontà di numerosi immigrati musulmani di volersi integrare stia mettendo a rischio lo sviluppo e il futuro della Germania. Sarrazin, però, ha accolto con favore l’opera di Buschowsky: “É un arricchimento per il dibattito sulla questione”.

Il resto della politica berlinese si divide: Angelika Schöettler (SPD) non ha voluto commentare; Sabine Leutheusser-Schnarrenberger (Ministro della Giustizia, FDP) si è mostrata fortemente critica. Hanno fatto arrivare il loro appoggio, invece, il sindaco di Spandau – seriamente preoccupato per il suo distretto, da qualche mese afflitto dal problema della delinquenza giovanile – e il collega di Reinickendorf.

di Oriana Poeta