I quartieri di Berlino: Friedrichshain
Informazioni fondamentali
Distretto: Friedrichshain-Kreuzberg
Dimensione: 9,78 km²
Abitanti: 118.561 (al 30.06.2012)
Affitto medio: 8,99 €/m²
Stazioni principali: Warschauerstr., Ostkreuz, Ostbahnhof, Franfurter Tor, Frankfurter Allee
Linee: S-Bahn (S7, S5, Ring), U-Bahn (U1, U5), Tram, Bus
di Andrea Bonetti
La storia: dal bosco al “sottobosco” della Berlino più alternativa
“I più saggi, sono quelli che leggono per liberarsi dei loro errori” scriveva Federico II di Hohenzollern, re di Prussia dal 1740 al 1786, conosciuto come Federico il Grande. In onore di questo Re, grande stratega ma allo stesso tempo amante della scienza e dotato di notevole sensibilità artistica, fu inaugurato nel 1840 un piccolo bosco (in tedesco Hain) situato all’estremità orientale della zona abitativa di Berlino. Proprio attorno al bosco di Friedrich, si è sviluppato nel tempo uno dei quartieri più famosi e abitati della capitale, dal 1920 ufficialmente battezzato Friedrichshain.
Negli scorsi due secoli, il quartiere ha subito diverse trasformazioni ed è stato teatro di eventi storici molto importanti. All’inizio poco popolata, la zona è stata utilizzata soprattutto durante l’800 come spazio per lo sviluppo industriale e ferroviario. Ancora oggi, attraversando il ponte sui binari di Warschauer Straße, sono ben visibili i resti di molti edifici utilizzati per il deposito merci e treni nell’area che va da Ostbahnhof – la prima stazione così grande costruita a Berlino nel 1842 – fino a Ostkreuz.
Intorno al 1900 accelerò anche lo sviluppo edilizio della zona e presto divenne sempre più un quartiere operaio, caratterizzato da grandi impianti per il macello che sorgevano normalmente in prossimità dei binari della S-Bahn Ring. È curioso come quest’area, dove una volta si lavorava duramente, rappresenti ora il centro della vita notturna di Friedrichshain. Molti dei vecchi fabbricati sono stati trasformati in club, soprattutto lungo Revaler Straße, dove Suicide Circus, Cassiopeia o Astra Kulturhaus attirano durante il weekend orde di giovani berlinesi e di turisti.
Durante la II guerra mondiale, il quartiere fu duramente colpito dai bombardamenti e la ricostruzione che avvenne in epoca socialista uniformò il panorama urbano secondo i propri standard. Friedrichshain è caratterizzato da lunghi viali affiancati da palazzi di tre o quattro piani, suddivisi in blocchi che condividono un hof centrale (cortile interno).
Le uniche eccezioni all’omogeneo panorama edilizio sono probabilmente rappresentate dalla Karl-Marx Allee e Frankturter Allee. Questi due grandi viali, affiancati da edifici costruiti secondo il canone del classicismo socialista, sono eredità delle grandi opere di costruzione e autocelebrazione di Stalin e si rifanno all’architettura monumentale sovietica. Separati dalla famosa ed elegante Frankfurter Tor, essi costituiscono un’arteria di comunicazione fondamentale tra il centro e Berlino est.
La Frankfurter Allee in particolare, divide il quartiere in una zona nord, più residenziale, e una zona sud decisamente più turistica. Nella parte a nord si trova la Rigaerstraße, famosa per i palazzi sotto tutela del patrimonio culturale e per le case occupate a partire dagli anni successivi alla caduta del muro. Al confine con Prenzlauer Berg sorge invece il Volkspark, menzionato all’inizio, grande parco cittadino meta di famiglie, sportivi e artisti in cerca d’ispirazione: oltre alle lunghe piste per pattinaggio, ci sono rocce per free-climbing e campetti da pallavolo.
D’estate questo parco è il luogo ideale per una grigliata con amici. La parte meridionale del quartiere, che ha come confine naturale il fiume Sprea, è contraddistinta dalla vasta presenza di bar e ristoranti e da famose attrazioni turistiche. Tra queste la principale è probabilmente l’East Side Gallery, tratto superstite del muro di confine che fiancheggiava il fiume: lungo 1.3 Km, è dipinto da artisti internazionali e richiama ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. Altra location caratteristica è l’Oberbaumbrücke, il caratteristico ponte color mattone in stile neogotico che collega Friedrichshain a Kreuzberg: risalente al 1724, fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e in seguito completamente ricostruito.
Vivere a Friedrichshain
Ma come si vive a Friedrichshain? C’è da dire che, soprattutto in anni recenti, la composizione demografica sta mutando in maniera impressionante. La popolazione operaia si ritira sempre di più ai bordi del quartiere, a causa dell’aumento degli affitti, mentre sono sempre di più gli studenti che vivono in WG (Wohngemeinschaften, ovvero appartamenti condivisi), dividendosi l’affitto, o gli artisti che affittano monolocali nelle zone più carine del quartiere. Friedrichshain è un quartiere sempre vivo e in cambiamento, ma se c’è un giorno migliore per viverne lo spirito, questo è senza dubbio la domenica, quando la parola d’ordine è relax.
Cosa fare e vedere a Friedrichshain
L’attrazione principale è il famoso mercatino di Boxhagener Platz, la cui tradizione risale al 1905. Artisti e venditori ambulanti dispongono i loro banchi attorno al parco, che sorge al centro della piazza. I vari artisti di strada offrono un piacevole sottofondo musicale, esibendosi davanti a campanelli di gente ammirata, mentre bambini e famiglie dividono il parchetto centrale, spesso con gruppi di punk accompagnati dai loro inseparabili cani. Numerosi caffè e ristoranti affiancano le strade di quello che può essere considerato il cuore del quartiere e, soprattutto d’estate quando il tempo lo permette, tutti siedono fuori dai bar godendosi il sole e gustando un brunch domenicale. Tra la famosa e sempre animata Simon-Dach Straße e le strade che la incrociano, c’è veramente l’imbarazzo della scelta.
Chi però a questo idillio, fatto di sole e caffè, preferisca la vita notturna, troverà pane per i suoi denti al discusso e spesso inespugnabile Berghain. Situato nei pressi di Ostbahnhof e aperto dal venerdì al lunedì, l’enorme edificio con un passato da centrale elettrica è stato trasformato in uno dei club underground di maggiore successo al mondo. Code interminabili, buttafuori dalla leggendaria cattiveria, pubblico di tutti i generi ma, soprattutto, per gli appassionati la migliore musica techno. Meno famoso, ma punto di ritrovo altrettanto apprezzato dalla comunità gay e simpatizzante, è il Zum Schmutzigen Hobby, locale piccolo ma accogliente di proprietà della drag queen Nina Queer. E’ particolarmente affollato il mercoledì, per via del Glamourquiz a premi.
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A rendere Friedrichshain speciale, in ogni caso, non sono solo la vita notturna o le location turistiche, bensì quei posti di cui si viene a conoscenza magari per sentito dire o perché ci si incappa per caso. Questi luoghi speciali sono davvero tanti e vari, che si tratti di bar, gallerie d’arte o negozi. Tra le “perle” di Friedrichshain c’è Cupcake Berlin, uno dei primi negozi di cupcakes fatti a mano aperti a Berlino, o il Kaufbar, dove ogni pezzo d’arredamento è acquistabile. Non in vendita, ma pieno di stile e confortevole, è il bar del Michelberger Hotel, a pochi passi dalla stazione metro di Warschauer Straße: ha una zona relax con comode poltrone e scaffali pieni di libri in tutte le lingue. Poco più avanti, per i più intraprendenti, c’è un karaoke bar con cabine prenotabili e un lunedì sera queer, in cui si canta liberamente pagando solo un ingresso di 3€.
Per chi al canto preferisca il cinema, la storica Filmkunst di Gärtnerstraße, un po’ videoteca, un po’ salotto, può rappresentare un’ottima occasione per noleggiare film d’autore, ma anche per incontrare altri appassionati cinefili con cui fare quattro chiacchiere. Per chi voglia invece immergersi in un mondo insolito ed evocativo, nella Mainzerstraße c’è Zozoville, una piccola galleria dove i due artisti Mateo Dineen e Johan Potma espongono le loro dolci, e allo stesso tempo inquietanti, creature fantastiche.
Friedrichshain è un quartiere vivibile, adatto sia agli amanti della quiete sia ai festaioli del weekend. Da molti è considerato una via di mezzo tra il più alternativo Kreuzberg e il più borghese Prenzlauer Berg. Che si tratti di una birra seduti in riva al fiume, di un weekend passato a ballare o di una gita in bici alla scoperta di vie sconosciute, le sorprese e le occasioni per vivere questo quartiere non finiscono mai.
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