G come Germania: tutto sulle biciclette a Berlino
di Gabriella Di Cagno
Come in tutto il nord Europa, anche in Germania il mezzo di trasporto urbano individuale più popolare e diffuso è senza dubbio la bicicletta. Questo è certamente anche indiscutibile merito di una politica svolta da (molti) decenni in favore delle due ruote. La bicicletta è per i tedeschi più di un mezzo di trasporto: è un membro della famiglia. Lo dimostra l’attaccamento che fa sì che alcuni si portino la bici in casa, vuoi per evitare il furto (a Berlino rischio molto alto), vuoi per proteggerla dalle intemperie. Normalmente, nei condomini ristrutturati o di recente concezione ci sono, oltre agli appositi parcheggi per biciclette nei cortili, con rastrelliere, anche spazi coperti e sicuri, denominati Fahrradabstellräume oppure semplicemente Fahrradkeller.
Innumerevoli negozi, officine, club e associazioni contribuiscono ad alimentare la passione o, in casi estremi, la mania delle due ruote.
Il club tedesco della bicicletta (Allgemeiner Deutscher Fahrrad-Club e.V.) ha un ottimo portale dove tenersi aggiornati sul “pianeta due ruote”.
Nella sola Berlino si calcola che i ciclisti siano almeno un quarto della popolazione e della loro presenza vi accorgerete ben presto.
Una vecchia canzonetta del popolare Trio Lescano recitava: “ma dove vai bellezza in bicicletta, così di fretta pedalando con ardor…” e questa strofa potrebbe essere cantata ritmicamente e con grande efficacia per le strade di Berlino, una delle città tedesche più sovraffollate di ciclisti, la maggior parte dei quali sfreccia a velocità impressionanti.
Molti fattori contribuiscono a fare di Berlino una città bike-friendly. Per cominciare, il territorio è quasi esclusivamente in piano, con scarse eccezioni (Kreuzberg e Prenzlauer Berg, ad esempio). La bicicletta è un mezzo ecologico ed economico. La città dispone di 1500 chilometri di piste ciclabili. Il traffico è pensato anche a misura di ciclista, come dimostrano gli appositi semafori e ogni altro genere di segnaletica.
Purtroppo, a Berlino, la maggior parte dei ciclisti si mostra ignaro delle regole di sicurezza per sé e per gli altri, cosicché i conflitti fra i ciclisti e tutte le altre categorie (dagli automobilisti ai pedoni, ma anche fra ciclisti stessi) sono all’ordine del giorno e causano molto stress per le strade e sui marciapiedi della città. A proposito: l’uso dei marciapiedi è un altro punto fondamentale. A Berlino i ciclisti sono convinti di poter liberamente scorrazzare ovunque e perfino dove i pedoni hanno l’esclusiva o, come minimo, la Vorrang (la precedenza). Alcuni costituiscono un vero e proprio pericolo pubblico, specialmente quando chi esce spensierato dal portone di uno stabile non presta attenzione a questi “Radkiller”. Tuttavia, le regole ci sono eccome. Basta conoscerle. Intanto: solamente i bambini fino all’intero decimo anno di età possono viaggiare sui marciapiedi, anche non in presenza di pista ciclabile. Tutti gli altri devono restare giù, in strada!
Scaricate le regole per i ciclisti (Verkehrsrecht für Radfahrer) da questa pagina. Il codice della strada tedesco risponde al nome di Straßenverkehrs-Ordnung (per gli “amici” StVO). In esso sono contenute le norme che regolano l’utilizzo della strada e la lista delle infrazioni per i ciclisti, che trovate aprendo questo link.
Ad esempio, guidare senza curarvi dei pedoni, anche senza causare pericolo o danni, può farvi incorrere in una multa.
Le città di Berlino e Freiburg im Breisgau hanno attivamente preso parte all’iniziativa dello Stato federale per la sicurezza stradale, inclusa quella dei ciclisti.
Anche l’associazione ADFC mette a disposizione dei ciclisti un utilissimo manualetto per la sicurezza, scaricabile qui.
Se non credete all’estrema pericolosità derivante dall’uso indisciplinato di questo mezzo potete consultare una dettagliata lista degli incidenti mortali occorsi per le strade di Berlino nell’anno in corso.
Attenzione anche all’equipaggiamento della bicicletta: trovate in questa immagine un riepilogo della perfetta bicicletta a norma di sicurezza (das verkehrssichere Fahrrad). Sappiate che, in mancanza di alcuni di questi elementi, rischiate una multa salata.
Il Senato di Berlino ha uno specifico dipartimento per lo sviluppo delle piste ciclabili (all’interno del settore Stadtentwicklung und Umwelt) e dedica servizi e relative pagine ai ciclisti, residenti o turisti. Potete scaricare le mappe e gli itinerari GPS-Tracks in formato .gpx a questo link.
Utilissimo il link per pianificare gli itinerari.
Esiste la possibilità di combinare più mezzi in un itinerario, alternando percorsi in bici a quelli con i mezzi pubblici.
Le biciclette possono essere trasportate su tram e vagoni della U-Bahn e della S-Bahn (ma non sugli autobus), pagando un apposito biglietto ridotto: ad esempio, un biglietto di corsa semplice per le zone AB si chiama Einzelfahrausweis Fahrrad Berlin AB. Ad ogni biglietto o abbonamento per le persone corrisponde un equivalente per le biciclette.
Naturalmente, per chi invece si recasse alla stazione della metropolitana in bici per lasciare il mezzo a due ruote in favore del treno, potrà contare su centinaia di posti per le biciclette.
Attualmente, un grosso dibattito interessa tutta la Germania (anche la Svizzera e l’Austria): quello sui Radschnellwege (RSW), ovvero i collegamenti veloci per ciclisti su lunghe distanze (infrastrutture comunali, regionali, interregionali).
Se ne stanno sviluppando diversi, in Baviera, Westfalia ed Hessen, regione questa ultima dove il progetto coinvolge Frankfurt am Main, Neu-Isenburg, Dreieich, Langen (Hessen), Egelsbach, Erzhausen und Darmstadt.
A Berlino il tragitto riguarda la A 115 (Avus) in città e fra Berlino e Potsdam.
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Se non intendete possedere una bicicletta di proprietà, magari perché non la userete sempre (nei mesi invernali è arduo), potete noleggiarla presso gli innumerevoli negozi.
In molte città, come Berlin, Frankfurt am Main, Köln, München, Stuttgart, Hamburg… trovate il servizio della Deutsche Bahn.
Ma l’originale concetto, quello della condivisione gratuita, è espresso nella sua forma più tipica qui.
In Germania non c’è obbligo di patentino per i ciclisti. Un’assicurazione per rischi contro terzi (Haftpflichtversicherung) non è obbligatoria, come invece per i proprietari dei cani, ma fortemente consigliata. In genere è inclusa nelle polizze personali, che coprono tutti i rischi comuni.