Diversabilmente a Berlino: Il Mitte e Artemisia si mettono a disposizione dei diversamente abili
È per noi un grande piacere inaugurare “Diversabilmente a Berlino”, una nuova rubrica “socialmente utile” che siamo felici di ospitare sulle pagine del nostro Magazine. Come molti di voi avranno già notato, “Il Mitte” supporta da tempo Artemisia, una rete composta da famiglie italiane, ma residenti in Germania, in cui sono presenti persone diversamente abili. Da oggi e ogni due settimane pubblicheremo un contributo di Artemisia con lo scopo di informare sul tema delle diverse abilità e al tempo stesso di servire da spunto a chiunque voglia, attraverso “Il Mitte”, promuovere una riflessione specifica. Se volete fare domande, porre questioni o approfondire gli argomenti di cui parleremo, non esitate a contattarci!
Nel frattempo, lasciamo la parola agli amici di Artemisia.
Cari lettori, abbiamo concordato insieme a “Il Mitte” di dare avvio a questa rubrica dal nome “Diversabilmente a Berlino”. È un grande onore che ci viene fatto, quello di avere a nostra disposizione uno spazio in cui poter affrontare, volta per volta, il tema delle diverse abilità, e siccome noi di Artemisia stiamo creando una grande associazione tra genitori e professionisti nel campo delle diverse abilità a Berlino, ma anche in tutta la Germania, vogliamo aprire un dialogo e un confronto aperto con le famiglie direttamente coinvolte e tutti coloro che si occupano di queste tematiche.
Abbiamo scelto questo nome perché per noi diversabilmente significa tante cose.
Diversabilmente è un modo di pensare, che va al di là degli schemi fissi a cui siamo abituati. Non vogliamo infatti accettare regole prefissate e pensiamo di poterle cambiare, laddove riteniamo sia necessario, valorizzando tutte le differenze immaginabili, che arricchiscono le persone nella loro totalità.
Diversabilmene siamo anche noi, italiani o stranieri, che viviamo all’estero e dobbiamo adattarci a regole diverse, rispetto a quelle del nostro Paese di provenienza.
Diversabilmente pensiamo di poter interagire, per migliorare le condizioni di vita non solo delle persone diversamente abili e dei loro familiari, ma anche di coloro che lavorano nel campo da anni e sono i diretti interlocutori di un dialogo sull’inclusione, per segnare le basi di un cambiamento che migliori la società.
Per questo noi di Artemisia non accettiamo il cliché della differenza come qualcosa che appartenga solo alle persone diversamente abili, riteniamo invece che sia la qualità che meglio esprime la bellezza di essere altro rispetto al pensiero comune e che permette, nella sua espressione più fantasiosa, di trasformare le barriere che ci limitano in un sentiero aperto allo scambio e alla crescita reciproca.
Ci aspettiamo quindi un ricco contributo da parte di tutti i lettori che si occupano di disabilità e vogliono contribuire, con il loro pensiero e le loro esperienze, ad aprire un dialogo all’interno della comunità italiana in Germania.