Berlin Street Art Walk#14: la solitudine di ALIAS

Alias
Alias
Di Zuleika Munizza

Uno dei più riconoscibili street artist nel panorama artistico contemporaneo berlinese, e non solo, è di certo ALIAS. Lo abbiamo visto quando, dopo una lunga pausa durata cinque anni, e tanti festival in giro per il mondo, nel 2016 è tornato nella sua città natale con i suoi “Fragments”, una mostra personale alla Open Walls Gallery.

Alias è il primo ad aver tappezzato i muri di Berlino con le sue opere dalla presenza intensa, stencil dalle piccole dimensioni che toccano i passanti con immagini altamente emotive. La tecnica dello stencil è ancora tra le più popolari, vantaggiosa perchè veloce e facile da usare, permette repliche rapide, aumentando la portata del messaggio che l’artista vuole inviare, e in ultimo per la semplice immediatezza, lo stencil comunica direttamente con lo spettatore urbano.


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Le sue figure, prevalentemente in bianco e nero con un rosso vivo e denso a sottolinearne alcune parti, sono un insieme riconoscibile di accattivanti personaggi, individui solitari ed emarginati, l’artista si concentra su aspetti psicologici per innescare una risposta emotiva diretta in chi guarda.

Bambini isolati e ragazzi alle prese con la dura realtà che la vita offre, tirano fuori stati di vulnerabilità, solitudine e fallimento, sono le tracce significative del passaggio dello street artist in tante strade di Berlino. Possiamo trovare un bambino ferito da colpi di pistola che ci guarda come se stesse dicendo: “tu sei testimone, mi hanno sparato.” o ancora, un bimbo seduto su una bomba mentre un altro nasconde la faccia accovacciato su se stesso. 

Nei suoi lavori non parla direttamente di politica o di conflitti, Alias ​​si concentra sugli individui e su come sono personalmente colpiti nel loro ambiente, come fosse uno zoom sui soggetti, per lo più adolescenti, e vedendo le cose dalla loro prospettiva osserva come sperimentano il mondo nel contesto in cui vivono.

Gli stencil sono discreti e la posizione dove sono collocati diventa parte integrante del suo lavoro, la scelta è significativa e contribuisce all’espressione dell’immagine stessa. I soggetti, isolati dallo sfondo sociale non contestualizzato, provocano un impatto emotivo diretto e appaiono come piccoli universi indipendenti.

Per i lavori in galleria l’artista costruisce le sue tele con materiali di riciclo presi nell’ambiente urbano in cui sono concepiti, questa raccolta fa da sfondo ai suoi stencil multistrato, ricreando così anche in un ambito chiuso un’atmosfera “di strada”. Pannelli di metallo arrugginito o vecchi oggetti con evidenti segni d’usura, rivivono con le sue opere creando collage che raccontano storie molto personali, nelle quali la solitudine delle immagini è rafforzata dalle tele auto-costruite.

Non è difficle imbattersi in uno stencil di Alias nascosto  dallo stipite di un portone o alla base di un edificio malandato in tanti quartieri di Berlino, sarebbe divertente dare il via ad una caccia al tesoro!

Ricerche a cura di: Z.Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer che organizza esplorazioni urbane e visite guidate, propone tra gli vari itinerari Street ArTour.

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