Atriumhaus, alla scoperta della villa anni ’50 nel cuore del Tiergarten
Lo stile Mid-Century modern è sicuramente tornato alla ribalta negli ultimi anni, grazie anche al boom dei mercatini vintage e della facilità di trovare pezzi d’arredamento di design risalenti agli anni ’50. Il lavoro di Frank Lloyd Wright è considerato da molti come il punto di partenza americano del movimento Mid-Century modern, ma è sufficiente visitare gli interni delle case progettate da Wright per rendersi conto che il filone americano fu un riflesso dei movimenti International Style (la Fernsehturm ne è un esempio) e Bauhaus, tra cui le opere di Gropius, Le Corbusier e Mies Van Der Rohe.
La fotografia sopra mostra un perfetto esempio di Movimento Moderno applicato all’architettura delle abitazioni private, in particolar modo alle case unifamiliari, predilette da Wright e facilmente visibili in tutta la California, dal deserto di Palm Spring alle colline di Los Angeles. E se giurereste che anche questa villa gode dell’azzurro cielo californiano, in realtà è più vicina a voi di quanto possiate immaginare.
Si chiama Atriumhaus Händelallee (dalla strada in cui si trova) ed è un progetto residenziale dello studio BFS Design Flachsbarth Schultz. L’edificio è incentrato su un cortile interno aperto, da qui il nome, e fu costruito nel 1957 nel cuore di Berlino: al centro del Tiergarten. Proprio così. La villa, circondata dai palazzi di Hansaviertel progettati per l’Interbau 57 (“Mostra internazionale dell’edilizia”) dai maggiori architetti dell’epoca, tra cui Walter Gropius, Le Corbusier, Alvar Aalto, Egon Eiermann, Oscar Niemeyer e Sep Ruf, è anch’essa posta sotto tutela monumentale (Denkmalschutz), come tutto il piccolo quartiere.
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L’edificio originario non ha subito alcuna modifica fino a quando il nuovo proprietario l’ha acquistata da un’anziana signora. “Quando ci ha chiesto di creare una casa contemporanea e davvero speciale, completamente arredata, e un giardino per lui e per la sua agenzia di modelle, noi eravamo più che felici – hanno raccontato i due architetti – Perché l’intero edificio, compreso il giardino, sono protetti come monumento storico e noi abbiamo dovuto lavorare con delicatezza e un’attenzione supplementare.“
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(tutte le foto sono © Annette Kisling / bfs design)