Il senato di Berlino mette alle strette Airbnb

Ferienwohnungen photo, Airbnb
di Lucia Conti

È ufficiale: il senato di Berlino non farà eccezioni di alcun tipo alle rigide regole sull’affitto a breve termine di appartamenti (i cosiddetti Ferienwohnungen) e chiede ad Airbnb i dati dei locatori.

Conseguenze delle richieste all’Airbnb

Questo è il risultato di un incontro tra i manager del celebre portale, che ha la sua sede principale negli USA, e il Segretario di Stato per l’Edilizia e lo Spazio Abitativo, Engelbert Lütke Daldrup.

Airbnb, che consente a chi ha uno spazio extra da affittare per un periodo limitato di entrare in contatto con potenziali interessati, registra a Berlino circa 16.000, tra appartamenti o stanze disponibili. La situazione ha finito per ingenerare nei berlinesi il timore che possa ridursi l’offerta di case per gli affittuari a lungo termine, di qui la necessità di intervenire.

Daldrup adesso aspetta la consegna dei dati dei locatori presenti su Airbnb, in modo che si possa verificare se le case registrate come normali abitazioni siano invece “strategicamente” affittate come Ferienwohnungen.

Tutto questo consegue a un inasprimento della legge sul divieto di appropriazione indebita, entrata in vigore il primo maggio del 2014.


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