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LGBT, la proposta a Berlino: rivedere il concetto di famiglia sui libri di testo

Christopher Street Day, Berlin 2012 (Stefano Bolognini)

Berlino è una città schierata apertamente a favore dell’omosessualità, ha un sindaco gay, ospita una delle comunità LGBT più grandi e attive del mondo. Tutto questo però non è sufficiente per evitare il verificarsi di qualche spiacevole episodio di discriminazione e, più raramente, di aggressione, nei confronti di omosessuali.

Per questa ragione il Piratenpartei e la Die Linke, due forze di opposizione, hanno presentato in parlamento un piano d’azione comune. L’intento è quello di intensificare la lotta all’ostilità contro i gay, attraverso un piano per “l’accettazione della diversità sessuale”, spiegano i firmatari Klaus Lederer (Linke) e Andrew Wood (PP).

Il focus del provvedimento, scritto insieme ad alcune delle principali associazioni di riferimento, è l’introduzione di campagne di educazione con l’obiettivo di insegnare a tutti il rispetto dei diversi orientamenti sessuali. Secondo Lederer, infatti, gli atteggiamenti discriminatori e pregiudizievoli verso omosessuali e trans sono all’ordine del giorno anche a Berlino.

L’educazione alla diversità, secondo il progetto, dovrebbe partire già dalla giovane età, secondo il modello introdotto – con successo – in due istituti a Mitte e Pankow. “Il concetto di famiglia sui libri di testo dovrà essere rivisto e allargato”, spiega Wood. La domanda è stata introdotta mercoledì alla Camera dei Rappresentanti, ora si attende l’esito della discussione parlamentare.

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