URBAB – Berliner Nostalgia
Qualche giorno fa, passando per l’Isola dei Musei dove si staglia l’Humboldt-box, sono stata presa da una sorta di Berliner Nostalgia.
Ciò che si incontra in quella che fino al 1994 si chiamava Marx-Engels-Platz è un enorme cantiere di sabbia. Dopo aver concluso i lavori di smontaggio e demolizione del Palast der Republik nel dicembre del 2008, il vuoto rimasto è stato trasformato in un zona libera trattata a prato, con alcuni tratti di pavimentazione che permettevano di passare dalla Museumsinsel alla Fischerinsel in direzione Kreuzberg. Ora il vuoto di sabbia è recintato e il passaggio è deviato.
Le colonne informative del Humboldt Forum si stagliano tra turisti affamati della storia da cartellone.
“Hier wird ein Schloss gebaut”, qui verrà costruito un castello. Non c’è più nulla del Palast der Republick.
La demolizione del Palast ha sicuramente alterato la percezione spaziale della Schloßplazt, e per chi lo ricorda in piedi, credo che come me talvolta possa essere toccato da un filo di Berliner Nostalgia.
Inaugurato nel 1976, il Palast der Republik ospitava il parlamento della Repubblica Democratica Tedesca, oltre che funzioni culturali e di svago come cinema, teatri, ristoranti. L’edificio aveva struttura in acciaio e la facciata era prevalentemente costituita da vetrate color bronzo, alternate da elementi bianchi.
Dai primi anni del 2000, dopo la rimozione dell’amianto dalla struttura dell’edificio, si sono fatte numerose considerazioni sul futuro del Palast.
Nel 2002 si è dichiarata la volontà di utilizzare l’edificio come un contenitore-laboratorio per usi temporanei e attività culturali per un tempo determinato a tre anni (si veda comunicazione su Baunetz del 2002).
Il motore dell’iniziativa era il gruppo di ricerca urban catalyst della facoltà di architettura alla TU, gestito dall’architetto e ricercatore Philipp Oswalt. Così, nel novembre del 2002, Urban Catalyst presenta il comunicato “Zwischen Palast Nutzung”.
Il Palast è stato dunque brevemente utilizzato come contenitore temporaneo di installazioni ed eventi di varia natura.
Tra le iniziative temporanee il Palast è stato rinominato “PALAST DES ZWEIFELS” – Il palazzo del dubbio – dall’artista Lars Ø. Ramberg, ha ospitato “Der Berg”, interessante installazione di Raumlabor e poi, lentamente, è scomparso.
Dal 2006 al 2008 il Palast è stato demolito, la carcassa è stata smontata, pezzo dopo pezzo. E giorno dopo giorno la prospettiva cambiava, lo sguardo si dilatava. Così una delle piazze storiche e rappresentative stava ridisegnando se stessa, vestendosi di una nuova identità.
L’identità che veste meglio è quella del costante lavorio di immaginari sovrapposti, che forse non dovrebbe terminare con la costruzione di un castello.