Berlinale 2013 al via: ecco che cosa aspettarsi
Splende il sole su Potsdamer Platz, questa mattina. Ed un vento freddo sferza i passanti, chiusi nei loro cappotti. Come da tradizione, con l’avvento del Festival del Cinema a Berlino le temperature si abbassano; in contemporanea, però, sale la “febbre” cittadina per uno degli eventi culturali più importanti ed attesi dell’anno.
Il primo film in cartellone è Yi dai zong shi (“The grandmaster”), del regista cinese Wong Kar-Wai, che presiederà la giuria. Ovviamente il film è fuori concorso, così come Before Midnight, commedia romantica con Ethan Hawke e Julie Delpy, sequel dei fortunati “Prima dell’alba” e di “Prima del tramonto”.
Saranno in concorso invece “Promised Land”, film di Gus Van Sant con Matt Damon; “Side effects”, firmato da Steven Sodebergh; “Nobody’s Daughter Haewon” di Hong Sang-soo; “The Necessary Death of Charlie Countryman” di Fredrik Bond con Shia LaBeouf, Evan Rachel Wood.
Nel resto del cartellone principale trovano spazio film provenienti da decine di paesi diversi: Kazakistan, Canada, Polonia, Romania, Iran, Olanda, Russia, Bosnia, Cile, Spagna, Belgio, Sudafrica, Svizzera e Austria. L’unico film tedesco in concorso è “Gold” di Thomas Arslan, con Nina Hoss nel ruolo di protagonista.
Dodici mesi fa fu un trionfo italiano, grazie alla pellicola “Cesare deve Morire” girata nel carcere di Rebibbia da Paolo e Vittorio Taviani. Stavolta l’Italia non può puntare all’Orso d’Oro, visto che non c’è nemmeno una pellicola nostrana tra le 19 che si contenderanno l’ambito premio finale.
Il cinema d’autore italiano sarà comunque rappresentato a Berlino dal ciak di Giuseppe Tornatore, il cui ultimo film “La migliore offerta” – già uscito nei cinema italiani – ha conquistato una proiezione d’onore all’interno della sezione Berlinale Special, dedicata alle “grandi firme” della regia (per saperne di più clicca qui).
Ma l’Italia presenzierà anche in altre sezioni: con i documentari nel Forum, con i cortometraggi nella Generation, con lungometraggi all’interno di Kulinarischen Kino, dove verranno proiettati Slow Food Story e Couscous Island. Per una selezione completa delle opere italiane in concorso, clicca qui.
La giuria, come detto, sarà presieduta da Wong Kar-Wai. A lui toccherà l’ardito compito di mettere d’accordo un gruppo di esperti, più donne che uomini. Insieme al regista tedesco Andreas Dresen e l’attore americano premio Oscar Tim Robbins, a decidere vincitori e vinti saranno la regista greca Athina Rachel Tsangari, l’iraniana Shirin Neshat, l’americana Ellen Kuras e la danese Susanne Bier.
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