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Attacco neonazista a Berlino, devastato un ristorante egiziano

Le scritte sui muri non lasciano dubbi: «Fuori gli stranieri», «SS», il numero «88», che simboleggia il saluto “Heil Hitler”, grandi svastiche nere. L’attacco che nella notte tra domenica e lunedì ha devastato un ristorante di Friedrichshain ha una matrice xenofoba di derivazione neonazista.

Quando martedì mattina ha aperto la saracinesca del suo locale, il ristorante Costallino di Koppenstraße, il 43enne Hussein B. ha trovato soltanto macerie: tavoli e vetri distrutti, le sedie tagliate, la schiuma dell’estintore sparsa un po’ ovunque (le foto sul sito di BILD).

L’uomo, egiziano in possesso di passaporto tedesco e residente a Reinickendorf, è distrutto dall’avvenimento. Aveva aperto il ristorante nell’estate del 2013, come coronamento del proprio “sogno berlinese”, dopo mesi di sacrifici e di duro lavoro. Ora dovrà ricominciare quasi daccapo.


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Quali sono le mosse della polizia nei confronti del gruppo neonazista

La polizia sta indagando sull’avvenimento. Unico indizio disponibile, una discussione avuta recentemente dal proprietario con due avventori appartenenti alla scena della destra cittadina: «Hanno ordinato qualcosa da bere – ricorda – e poi hanno iniziato con le domande: volevano sapere per quanto dovrò rimanere in Germania, se non fossi voluto tornare a casa subito».

Nel 2013, la polizia di Berlino ha registrato 1361 casi di reati a sfondo politico legati all’estremismo di destra; in 83 casi, si è trattato di reati violenti.

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