Esplorazioni urbane: l’ex Ambasciata d’Iraq a Berlino
di Zuleika Munizza*
A Berlino non mancano i posti abbandonati, che siano aree produttive o basi sovietiche lasciate a marcire dopo la fine della Guerra Fredda. Questo edificio, abbandonato 20 anni fa, ha la sua storia particolare, divenuta di nuovo importante dopo la morte di Saddam Hussein.
Nel ’69 l’Iraq è il primo stato non-socialista a riconoscere la Repubblica Democratica Tedesca ai sensi del diritto internazionale e, per questo motivo, tra i due paesi si creano rapporti abbastanza stretti, tant’è che corrono voci circa lo scambio di aiuti e armi tra le due nazioni.
La struttura, progettata nel 1974 da un collettivo tedesco-iracheno di architetti, guidato da Horst Bauer, è costruita principalmente con elementi prefabbricati. Il “Plattenbau” si trova a Pankow, il tradizionale quartiere diplomatico della DDR, in un’area extraterritoriale. Il terreno appartiene nell’effettivo alla Germania, ma la Repubblica dell’Iraq ha il diritto perpetuo, iscritto nel registro fondiario, di utilizzo dell’area. L’attuale Ambasciata Irachena a Zehlendorf non si cura minimamente della loro residenza abbandonata.
Dalla fine della seconda guerra del Golfo, nel 1991, l’edificio rimane inutilizzato e diventa un paradiso per i cacciatori di souvenir, fotografi e appassionati che possono rovistare tra le montagne di documenti e materiale di propaganda di Saddam Hussein.
Parte della struttura viene pesantemente danneggiata nel 2003 da un incendio, ma è ancora possibile trovare al suo interno testi in arabo e macchine da scrivere arrugginite su scrivanie incenerite.
…
Ricerche e testi a cura di: Z.Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer che nasce con l’intento di presentare e analizzare i differenti aspetti che caratterizzano la città di Berlino. Organizza, in ogni periodo dell’anno, visite guidate, escursioni tematiche ed esplorazioni urbane legate a tematiche inerenti all’ Architettura contemporanea e alla trasformazione del paesaggio urbano di Berlino, una città definita “in continuo divenire” | www.berlino-explorer.com
Foto: Dario Laganà | www.norte.it
Fonti: spiegel.de