Berlino, 40 diplomatici russi espulsi perché sospette spie di Putin. Baerbock: “Hanno lavorato contro la nostra libertà!”

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Annalena Baerbock (durante l'incontro con il primo ministro ucraino, 7 feb 2022). Kmu.gov.ua, CC BY 4.0 , via Wikimedia Commons

Venerdì, 40 diplomatici russi hanno lasciato Berlino, espulsi dal governo Scholz, che li ritiene probabili spie di Putin. A riportarli in patria, un aereo del governo russo con la scritta “Rossiya” e la sigla identificativa RSD88, atterrato nella capitale tedesca alle 6.45 e ripartito poco dopo mezzogiorno. Normalmente, lo spazio tedesco sarebbe interdetto agli aerei russi, ma in questo caso è stata fatta un’eccezione.

Come riportato dallo Spiegel, l’aereo è stato inizialmente parcheggiato nell’ex terminal dell’aeroporto di Berlino-Schönefeld, allo scopo di nasconderne la presenza e la missione.


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I 40 diplomatici russi accusati di essere spie di Putin

La ministra degli esteri tedesca, Annalena Baerbock, aveva annunciato la misura lunedì. “Il governo federale ha deciso oggi di dichiarare indesiderabili un numero significativo di membri dell’ambasciata russa, che hanno lavorato ogni giorno, qui in Germania, contro la nostra libertà, contro la coesione della nostra società” aveva dichiarato Baerbock, annunciando l’esecuzione del provvedimento in un termine di cinque giorni. Cosa che si è puntualmente verificata.

Venerdì mattina, infatti, al BER sono arrivate diverse limousine nere con targhe diplomatiche russe e due autobus pieni, uno dei quali ha lasciato il terreno dell’ambasciata russa intorno alle 12.30. I numerosi passeggeri sono stati imbarcati sull’RSD88, che ha lasciato Berlino per dirigersi a Mosca, volando sul Mar Baltico per non entrare in contatto con altri spazi arei e arrivando a destinazione intorno alle 15.00.

diplomatico russo
Ambasciata Russa a Berlino,. CREDIST: EPA-EFE/FELIPE TRUEBA

Altri diplomatici russi partiti anche da Francoforte e da Monaco

“Abbiamo un forte interesse, giustificato anche dalla sicurezza pubblica, che queste persone lascino il Paese in modo rapido e verificabile” ha ribadito venerdì una portavoce del ministero degli Esteri, sottolineando l’indesiderabilità dei rimpatriati, 40 probabili spie russe tutte impiegate nel servizio diplomatico. “Abbiamo selezionato 40 persone che consideriamo appartenenti ai servizi segreti russi” ha dichiarato espressamente la ministra federale degli interni, Nancy Faeser, avallata dall’Ufficio federale per la protezione della costituzione.

Oltre che da Berlino, nel primo pomeriggio altri diplomatici russi espulsi sono partiti anche da Monaco e Francoforte, tornando a Mosca con voli Turkish Airlines via Ankara e Istanbul.

Bagagli sospetti imbarcati senza controlli

Sempre secondo quanto riportato dallo Spiegel, l'”Operation Ausreise” (operazione partenza), sarebbe stata pianificata in modo meticoloso e Putin avrebbe negoziato al fine ottenere l’imbarco diretto dei bagagli dei diplomatici e delle loro famiglie, che non avrebbero dunque subito alcun controllo. Solo a Francoforte, questi bagagli peserebbero tre tonnellate, mentre si presume che a Berlino i sospetti membri dell’intelligence russa abbiano voluto portare via strumenti e tecnologia legati alla loro attività di spionaggio.

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