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Conferenza di Berlino sulla Libia il 19 gennaio. Conte: “Parli la diplomazia e tacciano le armi”

Photo by European Parliament

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte, attualmente al Cairo per per parlare del dossier Libia con il presidente egiziano Abd al Fattah al Sisi, nella conferenza stampa seguita all’incontro si è detto ottimista circa il fatto che la conferenza di Berlino sulla Libia si terrà il 19 gennaio 2020.

“È appena arrivato l’invito della Cancelliera Merkel: la conferenza di Berlino sulla Libia, salvo imprevisti, si terrà domenica prossima e le prossime ore saranno determinanti per gli ultimi preparativi in vista della conferenza” ha ribadito Conte, per poi dichiarare che “Anche l’Egitto ha il massimo interesse per la stabilizzazione della Libia” in quanto “Paese limitrofo, con un interesse a una soluzione pacifica”.

Intanto, però, il generale Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza firmare l’accordo di cessate il fuoco promosso da Erdogan e Putin e senza negoziare una possibile tregua con il suo rivale, il presidente del governo di accordo nazionale libico Fayez al-Sarraj.

Il fallimento dell’incontro di Mosca ha sollevato, in queste ore, diversi interrogativi sulla fattibilità del summit berlinese, oltre a rafforzare i timori dell’Europa che la Libia possa diventare una “seconda Siria”.

“Il fatto che non si sia sottoscritto un accordo per il cessate il fuoco non deve distrarci” ha però sottolineato Conte, ribadendo l’importanza di trovare una soluzione politica. “Sul dossier libico l’Italia sta lavorando perché a parlare sia la diplomazia e tacciano le armi”.

A proposito dell’esito dell’incontro tra Haftar e Fayez al Sarraj e al clima di incertezza che ne è conseguito, Conte ha infinte dichiarato: “l’importante è che ci sia un cessate il fuoco sostanziale e si possa indirizzare tutto questo processo verso la soluzione politica”.

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