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Storie di gentrificazione: Rosenthaler Platz saluta il suo ultimo Mini-Markt

[© zoetnet / CC BY 2.0]
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Ancora un segno dell’avanzare della gentrificazione, in un quartiere che, forse, si pensava ormai già definitivamente cambiato socialmente e culturalmente da ormai qualche anno. Ma sembrerebbe proprio che anche gli ultimi baluardi della vecchia Berlino debbano essere sradicati dai loro luoghi d’origine, perché i quartieri assumano nuove forme e nuova popolazione.

Siamo a Mitte, a pochi passi da Prenzlauer Berg, il quartiere preso come caso paradigmatico della gentrificazione berlinese, che l’imborghesimento ha reso uno dei più cari e più amati dalle giovani coppie e famiglie già ben realizzate sul piano professionale. Qui, lo scorso sabato 25 gennaio, anche l’ultimo Mini-Markt ha chiuso i battenti.

Il Lebensmittelmarkt in Rosenthaler Platz era il solo luogo per non-turisti rimasto nel punto di unione con il quartiere di Mitte. I residenti si sono battuti fino all’ultimo per mantenere aperto il piccolo negozio di alimentari, per non lasciare che la zona cadesse del tutto in mano al turismo: «Presto non ci sarà più niente per le persone che vivono qui – ha dichiarato una residente – Le infrastrutture sono ormai solo dedicate ai turisti. Così si distrugge una città».

Gallerie d’arte, negozi di abbigliamento e modernariato, café alla moda: così si presenta oggi il Kiez. Le commissioni che quotidianamente occupano le giornate di chi ha famiglia, figli e un lavoro, non sono più praticabili sotto casa, essenziale se si vive in una grande metropoli.

Il futuro dello spazio in Rosenthaler Straße 11 è incerto, anche se l’aumento dell’affitto che interesserà i locali dopo la ristrutturazione (da 40 a 60 euro kalt al mq) e la storia del quartiere fanno credere ai residenti che ben presto aprirà le porte l’ennesima galleria d’arte o boutique di moda.

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