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Test PIAAC: Germania nella media, ma in calo. Un mondo sempre più analfabeta?

Periodicamente, in Germania, si parla dei test PISA e dei problemi che gli studenti tedeschi sembrano avere nell’acquisizione di competenze di base, come la lettura e la matematica. Di recente è stato pubblicato il rapporto PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), che può essere definito una sorta di PISA per adulti e ha lo scopo di analizzare le competenze di lettura, matematica e problem solving della popolazione tra i 16 e i 65 anni in diversi Paesi. 

Lo studio, condotto dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nel biennio 2022-2023, mette in luce l’importanza di queste abilità per lo sviluppo personale e professionale degli individui, nonché per affrontare le sfide poste dalla società moderna. Le competenze prese in esame sono considerate cruciali non solo per il successo individuale, ma anche per la crescita economica e sociale delle nazioni.

Capacità di lettura: Germania poco sopra la media nel test PIAAC, Italia fra i fanalini di coda

I risultati dello studio collocano la Germania a metà classifica, non in alto come Finlandia, Giappone, Svezia, Norvegia, Paesi Bassi ed Estonia che occupano le posizioni di testa, ma poco sopra la media OCSE, come in posizione simile alla Repubblica Ceca, alla Slovacchia e alla Nuova Zelanda. Italia, Israele, Lituania, Polonia, Portogallo e Cile si trovano nelle posizioni inferiori. Andreas Schleicher, responsabile del settore Istruzione dell’OCSE, ha evidenziato alcune criticità per la Germania: la percentuale di adulti con scarse capacità di lettura è in aumento, con un adulto su cinque che fatica a comprendere semplici istruzioni scritte. Un esempio del tipo di problema che viene prospettato è: “il pane, lasciato all’aria, diventa duro, i crackers, lasciati all’aria, diventano molli”. Il candidato deve indicare quale alimento deve essere protetto per restare morbido.

Il rapporto PIAAC, quest’anno, non è una buona notizia per nessuno, poiché evidenzia un calo generalizzato delle competenze di lettura in quasi tutti i Paesi esaminati. In Germania, si registra un ampliamento del divario tra i risultati migliori e quelli peggiori, indicando un aumento della disuguaglianza educativa. In altre parole, gli adulti di tutti i Paesi in esame stanno diventando sempre più analfabeti, a velocità diverse. Schleicher ha paragonato questa situazione a quella di Stati Uniti, Singapore, Nuova Zelanda e Israele, Paesi che presentano le maggiori disparità nei risultati. Questo fenomeno di polarizzazione delle competenze potrebbe avere conseguenze a lungo termine, accentuando le disuguaglianze sociali ed economiche.

Competenze matematiche: gli anziani ottengono risultati migliori rispetto ai giovani

Per quanto riguarda le competenze matematiche, gli adulti tedeschi mostrano prestazioni leggermente superiori rispetto alla lettura, ma non abbastanza da collocarli nelle posizioni di vertice della classifica generale. In particolare, la fascia d’età 55-64 anni raggiunge livelli più elevati, contribuendo significativamente al buon posizionamento complessivo della Germania in questo ambito.

Ancora una volta, la Finlandia emerge come modello di successo, con un sistema educativo finlandese che si distingue per la sua capacità di produrre risultati di alto livello, con diplomati che raggiungono competenze paragonabili a quelle dei laureati tedeschi.

Lo studio evidenzia inoltre la stretta correlazione tra competenze e successo nel mercato del lavoro. Le abilità individuali hanno un impatto crescente sulle prospettive occupazionali e di reddito e contano più delle qualifiche. Chi possiede buone competenze matematiche e un elevato livello di istruzione gode di opportunità migliori rispetto a dieci anni fa, mentre le prospettive per i meno qualificati stanno peggiorando.

Il rapporto PIAAC mette in luce come l’estrazione sociale e il background migratorio influenzino significativamente l’apprendimento della lettura e della matematica in Germania. Questi fattori contribuiscono a delineare un quadro complesso, in cui le disuguaglianze educative si riflettono sulle opportunità future degli individui e riflettono a propria volta i limiti delle politiche di integrazione.

Lo studio è scaricabile gratuitamente a questo link.

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