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Scholz vs Merz: scontro elettorale sull’Ucraina

La campagna elettorale tedesca si infiamma sul tema dell’Ucraina, con il leader della CDU Friedrich Merz che accusa il cancelliere Olaf Scholz e il suo partito SPD di strumentalizzare le paure della popolazione riguardo alla guerra per guadagnare consensi elettorali. Secondo Merz, la SPD ricorre sistematicamente a questa tattica quando si trova in difficoltà nei sondaggi, cercando di distogliere l’attenzione dai problemi interni del paese, come l’aumento della disoccupazione e le difficoltà economiche.

Merz accusa Scholz di strumentalizzare la questione ucraina, Scholz accusa Merz di “giocare alla roulette russa con la sicurezza del Paese”

Merz critica in particolare l’auto-rappresentazione di Scholz come “cancelliere della pace“, sostenendo che questo atteggiamento serve a negare moralità agli avversari politici e a dipingerli, inevitabilmente, come irresponsabili o guerrafondai. La polemica nasce dopo che Scholz ha accusato Merz di adottare una linea pericolosa sulla questione ucraina, in particolare riguardo alla possibile fornitura dei missili Taurus, ammonendo contro il “giocare alla roulette russa con la sicurezza della Germania” e sottolineando i rischi di un’escalation militare. Quello che Merz addita come attendismo e pavidità, insomma, Scholz lo promuove come lucidità e compostezza, essenziali per evitare un’escalation.

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante la registrazione del suo discorso alla nazione dell’8 maggio 2022. Cancelleria di Berlino. EPA-EFE/Andreas Gora / POOL

Il leader CDU ribatte evidenziando le difficoltà della SPD nei sondaggi, dove il partito figura al terzo posto, ben distante dall’Unione (con AfD nel mezzo), e sottolinea come queste tattiche siano un tentativo disperato di recuperare terreno. In questo contesto, emerge un sostegno inaspettato per Merz da parte di Franziska Brantner, co-presidente dei Verdi, che in un’intervista a “Bild am Sonntag” ha dichiarato di considerare il leader CDU un partner più affidabile di Scholz su temi come la politica europea e il sostegno all’Ucraina e ha evidenziato l’esistenza di un dibattito interno al partito sulla linea da adottare. Questo sostegno da parte dei Verdi potrebbe suggerire un possibile riassetto delle alleanze politiche in vista delle prossime elezioni, con i partiti che cercano di posizionarsi strategicamente per massimizzare la loro influenza – per quanto un avvicinamento di Merz ai Verdi, alla luce delle dichiarazioni degli ultimi anni, sembra estremamente improbabile e certo non raggiungibile al prezzo di una singola dichiarazione di stima.

Il dibattito tra i principali contendenti delle elezioni tedesche sull’Ucraina si fa dunque sempre più acceso, diventando un argomento cruciale che non mancherà di influenzare l’esito del voto.

Queste dinamiche si inseriscono in un contesto pre-elettorale complesso, con la SPD che cerca di recuperare consensi nei sondaggi. Recentemente, alcuni membri del partito hanno messo in dubbio la candidatura di Scholz come leader per le elezioni federali del 2025, sollevando interrogativi sulla sua capacità di condurre il partito alla vittoria, specialmente considerando il fatto che il Ministro della Difesa Boris Pistorius lo surclassa in tutti i sondaggi relativi alla popolarità individuale.

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