Mercoledì mattina un gruppo di attivisti ha occupato gli studi berlinesi della ZDF, emittente televisiva pubblica tedesca, per protestare contro la presunta mancanza di copertura mediatica delle attuali dinamiche in corso nel nord-est della Siria.
La dinamica ha avuto luogo intorno alle 10:00, quando dodici manifestanti sono entrati nell’atrio dell’edificio, situato su Unter den Linden, esponendo striscioni con messaggi relativi alla situazione in Medio Oriente.
Berlino, occupati dai manifestanti gli studi della ZDF: l’appello ai media
La polizia di Berlino ha confermato l’accaduto, mentre la ZDF ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega che i manifestanti hanno occupato l’atrio vuoto dell’edificio e hanno iniziato a intonare canti di protesta. L’emittente ha inoltre sottolineato che la situazione si è risolta senza incidenti.
Nel comunicato diffuso dagli attivisti si legge “Ci sono sempre più notizie di crimini di guerra commessi dalle milizie fondamentaliste islamiche dell’SNA nel nord-est della Siria. Chiediamo che tutti i massacri e i crimini contro le minoranze etniche e religiose e le donne commessi dalle milizie, ma anche da Turchia e Israele, siano riconosciuti e denunciati”.
Il gruppo di protesta ha rivolto un appello specifico ai media tedeschi, in particolare a quelli pubblici, come la ZDF, esortandoli a fornire una copertura informativa completa e democratica sull’escalation degli attacchi nel nord-est della Siria e soprattutto sugli attacchi al Rojava, definito, in quanto federazione democratica, “una casa sicura per diversi gruppi etnici e religiosi”.
In base a quanto dichiarato dalla polizia, all’inizio i manifestanti si sarebbero rifiutati di lasciare l’edificio spontaneamente e le forze dell’ordine hanno identificato dodici manifestanti e un sostenitore. L’operazione si è in seguito conclusa senza incidenti.