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Sfiducia per Scholz. Elezioni anticipate a febbraio

È sfiducia per il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che tre anni dopo il suo insediamento si è sottoposto al voto del Bundestag, incassando un risultato per molti prevedibile.

L’esito della votazione ha visto 207 deputati a favore del cancelliere, 394 contrari e 116 astenuti. Non avendo raggiunto la maggioranza necessaria di 367 voti, Scholz è stato quindi ufficialmente sfiduciato. Si va ora verso le elezioni anticipate di febbraio.

Olaf Scholz al capolinea: il Bundestag ha ufficializzato la sfiducia

L’esito della votazione è stato comunicato dalla Presidente del Parlamento Federale, Bärbel Bas. Prima che il Bundestag si pronunciasse, Scholz ha motivato il voto di fiducia sottolineando l’importanza delle questioni politiche in gioco.

Ha poi rinnovato le critiche al’ex ministro delle Finanze e leader dell’FDP Christian Lindner, la cui deposizione, da parte dello stesso Scholz, ha determinato la frattura della coalizione di governo. Il cancelliere ha dichiarato che il contegno di Lindner abbia causato non solo la fine del governo, ma anche il grave danneggiamento della reputazione dell’esecutivo e della democrazia nel suo complesso. “Entrare in un governo richiede la necessaria maturità morale” ha dichiarato Scholz, accusando i liberali di “settimane di sabotaggio” e sostenendo aspramente che “Dobbiamo ai cittadini decenza e serietà“.

Nel suo intervento, il politico dell’SPD ha quindi delineato il suo programma elettorale, promettendo pensioni stabili, aumento del salario minimo a 15 euro e riduzione dell’imposta sul valore aggiunto. Ha poi messo in guardia gli elettori contro i tagli alle pensioni proposti da CDU/CSU, definendole ingiuste e potenzialmente dannose per i cittadini più vulnerabili.

Riguardo alla situazione in Ucraina, il cancelliere ha ribadito il sostegno tedesco, dichiarando che una vittoria russa significherebbe un “grave pericolo a lungo termine” per la sicurezza tedesca. Ha però escluso l’invio di missili Taurus o truppe.

Con quest’ultimo atto, si riprende dunque il percorso verso le nuove elezioni, previste per febbraio. La palla passa ora al Presidente della repubblica federale, Frank-Walter Steinmeier, a cui Scholz lunedì sera ha chiesto di sciogliere il Bundestag. Steinmeier avrà 21 giorni per decidere e, in caso di approvazione, potrà indire nuove elezioni entro 60 giorni. Dato l’ampio consenso del Parlamento sulla necessità di anticipare le elezioni, tuttavia, l’assenso di Steinmeier è considerato praticamente certo.

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