Berlino, incidenti autonomi in bici più che raddoppiati, negli ultimi 15 anni
Secondo i dati del 2023 diffusi dalla Ricerca sugli Incidenti delle Assicurazioni (UDV), legata all’Associazione Generale delle Assicurazioni Tedesche, a Berlino un terzo delle morti dei ciclisti avviene in incidenti che non coinvolgono altri veicoli, i cosiddetti “incidenti autonomi“.
Questi incidenti rappresentano una parte significativa delle statistiche che coinvolgono chi si sposta su due ruote. Per esempio, quasi la metà dei sinistri con feriti gravi è classificata in questo modo.
Incidenti autonomi: determinano un terzo delle morti dei ciclisti
Nel corso del 2023, circa 27.400 incidenti senza il coinvolgimento di altri veicoli hanno causato 6.400 feriti gravi e 147 decessi. Le collisioni tra biciclette e automobili restano comunque più letali, con 5.112 feriti gravi e 178 morti.
Kirstin Zeidler, alla guida dell’UDV, ha evidenziato che gli incidenti autonomi sono comunque più che raddoppiati negli ultimi quindici anni, con numeri potenzialmente sottostimati. L’aumento è attribuito a vari fattori, tra cui la crescente popolarità del ciclismo, specialmente tra gli anziani.
Secondo la polizia, le infrastrutture inadeguate sono responsabili di un terzo degli incidenti autonomi, mentre marciapiedi rialzati e binari del tram rappresentano spesso ostacoli significativi. Il periodo più critico è quello invernale, da dicembre a febbraio, con neve, ghiaccio e pioggia a rendere le strade più pericolose.
Quasi due terzi dei ciclisti coinvolti in incidenti autonomi hanno inoltre incluso il proprio stile di guida tra le cause dell’incidente e anche le forze dell’ordine hanno rilevato che, in circa un terzo dei casi, i ciclisti viaggiavano a una velocità eccessiva.
Lo studio ha infine evidenziato che le cosiddette biciclette a pedalata assistita, dette anche pedelec, sono associate a incidenti più gravi rispetto alle biciclette tradizionali. L’esperto Jörg Zeidler ha spiegato che le pedelec, essendo più pesanti e veloci, risultano più difficili da manovrare in situazioni critiche.
L’analisi dell’UDV si è basata su circa 8.000 incidenti autonomi avvenuti in cinque stati federali tedeschi e su interviste online a più di 1.500 ciclisti coinvolti.