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Estendere il blocco degli affitti: il governo tedesco ci prova prima delle elezioni

Il governo tedesco sta valutando una proroga del blocco degli affitti, attualmente in vigore fino alla fine del 2025. La proposta, che dovrà essere discussa da quello che è ormai un governo di minoranza, prevede un’estensione della misura fino al 2029, includendo anche un ampliamento dell’esenzione per le nuove costruzioni. Questa decisione è stata presa in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo all’accessibilità degli alloggi, in particolare nelle aree urbane dove i prezzi degli affitti hanno subito notevoli aumenti negli ultimi anni.

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Volker Wissing (ex-FDP)
Foto: EPA-EFE/FILIP SINGER

Il Ministro della Giustizia Volker Wissing (ex FDP ed ex Ministro dei Trasporti) ha presentato un disegno di legge che estenderebbe il termine di un ulteriore anno rispetto a quanto concordato con il suo predecessore Marco Buschmann (FDP). La nuova proposta escluderebbe dal blocco gli immobili utilizzati e affittati per la prima volta dopo ottobre 2019. Tale esclusione è stata concepita per incentivare la costruzione di nuovi alloggi, considerata una soluzione a lungo termine per la crisi abitativa.

Il blocco degli affitti viene discusso anche a livello locale in diversi Länder

L’SPD ha esortato la CDU/CSU a sostenere l’iniziativa prima delle elezioni di febbraio 2025. Zanda Martens, esperta di diritto degli affitti del partito socialdemocratico, ha affermato che la protezione degli inquilini dovrebbe avere la priorità sulle strategie politiche. Ha evidenziato che, in assenza di un’adeguata protezione, molti inquilini potrebbero trovarsi in difficoltà economiche, specialmente in un contesto caratterizzato da inflazione crescente e salari stagnanti.

Contemporaneamente, alcuni Länder stanno portando avanti iniziative autonome. La Bassa Sassonia, Amburgo e il Meclemburgo-Pomerania Anteriore mirano a una proroga fino al 2029 attraverso il Bundesrat. Il ministro dell’Edilizia della Bassa Sassonia, Olaf Lies, ha sottolineato l’importanza del provvedimento per contenere l’aumento dei prezzi, in particolare nei mercati immobiliari più tesi. Diversi politici tedeschi hanno espresso preoccupazione per la possibile scadenza del blocco degli affitti, una misura che limita l’aumento dei canoni per i nuovi contratti a non più del 10% rispetto al canone comparativo locale. 

Karen Pein, senatrice per l’edilizia di Amburgo, ha sottolineato che senza il blocco degli affitti, gli inquilini nelle aree urbane con mercati immobiliari difficili perderebbero uno strumento cruciale contro i canoni eccessivi. Ha avvertito che la fine della misura potrebbe portare a un ulteriore aumento degli affitti, colpendo non solo le fasce a basso reddito ma anche i lavoratori con stipendi medi. Pein ha evidenziato l’importanza della stabilità abitativa per il benessere delle comunità, mettendo in guardia contro le possibili conseguenze di un aumento incontrollato degli affitti, come l’aumento della povertà e della disuguaglianza.

Christian Pegel, ministro dell’Edilizia del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, ha riconosciuto che il blocco degli affitti non crea nuovi alloggi, ma ha sottolineato il suo ruolo fondamentale nel proteggere gli inquilini da aumenti repentini. Ha espresso preoccupazione per le città universitarie di Rostock e Greifswald e per alcune località turistiche, dove la fine del provvedimento potrebbe costringere molte persone a lasciare i propri quartieri. Pegel ha anche evidenziato la necessità di trovare soluzioni a lungo termine per la crisi abitativa, come l’incentivazione della costruzione di nuovi alloggi e la ristrutturazione di edifici esistenti.

Il blocco degli affitti, attualmente in vigore in 13 dei 16 Länder tedeschi, non si applica agli edifici di nuova costruzione utilizzati e affittati per la prima volta dopo ottobre 2014 e solo nelle aree con mercati immobiliari difficili, definite dai governi regionali. 

L’accessibilità degli alloggi rimane una delle principali sfide sociali in Germania. Se il blocco degli affitti non venisse prorogato, il mercato immobiliare potrebbe subire significativi cambiamenti, soprattutto nelle aree urbane e nelle località dove il mercato degli alloggi è già sotto pressione. Gli esperti del settore avvertono che, in assenza di una regolamentazione adeguata, i prezzi degli affitti potrebbero aumentare a un ritmo insostenibile, rendendo difficile per molte persone trovare alloggi a prezzi accessibili.

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