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Asilo nido interreligioso: il progetto a Berlino rischia la cancellazione

Il problema dei tagli drastici che il Senato di Berlino ha decretato per i settori della cultura e dell’istruzione continua a essere un tema estremamente caldo, nel dibattito pubblico della capitale tedesca. Le critiche più veementi riguardano il rischio di far perdere completamente l’identità della città di Berlino, che non si fonda certo né sull’industria pesante né sui settori produttivi, ma quasi interamente sulla cultura, sull’intrattenimento e sui valori di libertà e integrazione che la rendono celebre in tutto il mondo. Chi teme che i tagli portino alla chiusura di progetti fortemente connessi a questa identità, in questo momento, si riferisce anche a progetti come quello dell’asilo interreligioso di Friedrichshain, che era partito sotto i migliori auspici e che ora è stato cassato.

La notizia della possibile cancellazione di questo progetto, che aveva ricevuto un importante riconoscimento e godeva di ampio sostegno, è emersa poco prima della decisione sul budget prevista per il 19 dicembre, suscitando reazioni di disappunto tra i sostenitori dell’iniziativa.

L’asilo nido interreligioso doveva essere un punto di riferimento per tutta la città

L’innovativo centro diurno, pensato per accogliere bambini provenienti da famiglie di fede ebraica, musulmana e cristiana, mirava a promuovere la convivenza tra diverse culture e religioni fin dalla prima infanzia. Il progetto, che doveva convertirsi in una struttura nella Marchlewskistraße di Friedrichshain, era guidato principalmente dal distretto ecclesiastico protestante di Stadtmitte e aveva ottenuto un premio di 20.000 euro dalla Fondazione nazionale tedesca nell’aprile 2024.

L’inizio dei lavori era previsto per il 2025, con un finanziamento statale di 1,7 milioni di euro per l’avvio e ulteriori 3 milioni previsti per il 2026/27.

Tra i promotori dell’iniziativa figuravano personalità di spicco delle diverse comunità religiose, tra cui la rabbina Gesa S. Ederberg, Kathrin Janert dell’Associazione distrettuale della Chiesa evangelica, la pastora Dr. Silke Radosh-Hinder e l’imam Andrea Reimann

La notizia della cancellazione dei fondi è stata confermata dalla senatrice per l’Istruzione Katharina Günther-Wünsch (CDU) durante una commissione. La giustificazione addotta è stata la presenza di sufficienti asili nido a Friedrichshain e la scarsità di fondi per investimenti dovuta a eccessive spese correnti.

La senatrice all’istruzione di Berlino Katharina Günther-Wünsch (CDU). Foto: Sandro Halank, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

La Chiesa protestante, attraverso il vescovo Christian Stäblein e il rappresentante statale Martin Vogel, ha espresso il proprio disappunto per la decisione, sottolineando come la motivazione addotta da Günther-Wünsch abbia poco pregio in questo caso, dal momento che l’asilo nido interreligioso non mirava a servire solo le famiglie del distretto di Friedrichshain-Kreuzberg, ma, proprio per l’unicità della sua impostazione mirata all’armonia ecumenica, era invece pensato per suscitare l’interesse di famiglie praticanti diverse religioni in tutta la città di Berlino.

Anche esponenti politici dell’opposizione hanno criticato la possibile cancellazione del progetto. Alexander Freier-Winterwerb, responsabile SPD per le politiche giovanili, ha definito “uno scandalo” la cancellazione dell’iniziativa. Freier-Winterwerb ha ricordato che i permessi necessari erano già stati ottenuti e ha sottolineato che il progetto aveva già superato numerosi ostacoli burocratici.

Anche la deputata dei Verdi Marianne Burkert-Eulitz ha espresso il proprio sostegno all’asilo nido interreligioso, descrivendolo come un “simbolo di coesione in questi tempi bui”.

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