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Iniziativa di Berlino: patente a rischio per i condannati per reati con coltelli

Iris Spranger, la senatrice degli Interni di Berlino (SPD), sta valutando la possibilità di introdurre misure severe nei confronti di individui condannati per reati violenti mediante l’uso di coltelli, incluso lo studio della fattibilità di revocare le loro patenti di guida. Implicita nella proposta di Spranger è l’idea che l’attuazione di tale provvedimento invierebbe un messaggio di tolleranza zero da parte delle autorità nella lotta al crimine legato all’uso dei coltelli.

senatrice agli interni sedicenni
Iris Spranger, dettaglio foto. Sandro Halank, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0, 2021-12-21 Sitzung des Abgeordnetenhauses von Berlin by Sandro Halank–127, make the picture square by I don’t, CC BY-SA 4.0

Secondo Spranger la base normativa c’è

Le vigenti normative tedesche già presentano alcuni spazi operativi in termini di revoca della patente di guida, in caso di comportamenti che evidenziano una significativa propensione aggressiva. La revoca si colloca entro un’interpretazione più ampia dell’attitudine al guidare legata alla sicurezza stradale e all’ordine pubblico, che parte dal presupposto che coloro i quali dimostrano di essere criminalmente aggressivi in altri settori potrebbero esserlo anche al volante.

Con la collaborazione tra differenti enti amministrativi, rappresentati da una commissione congiunta che include l’amministrazione degli interni, la polizia e l’Ufficio di Stato per gli Affari dei Cittadini e la Regolamentazione, si è delineato un approccio integrato che coinvolge anche l’istituzione di un “Centro di coordinamento per i coltelli”. Questo centro, atteso per l’inizio del 2025, avrà il compito di centralizzare e accelerare il processo di raccolta dati riguardante gli autori di reati con coltelli di cui, al momento, si contano undici profili con precedenti ripetuti nella capitale tedesca.

Previste zone in cui sarà vietato introdurre coltelli

Una componente essenziale della strategia di deterrenza prevede l’implementazione di tre zone alle quali verrebbe applicato il divieto assoluto di introdurre coltelli, comprendenti alcune note località di Berlino come Kreuzberg, Görlitzer Park fino a Schlesisches Tor, Kottbusser Tor, e l’area circostante Leopoldplatz a Wedding. Il transito con coltelli all’interno di queste aree sarà proibito in ogni momento e la violazione di tale norma potrebbe comportare sanzioni pecuniarie fino a 10.000 euro.

La senatrice sostiene l’introduzione di controlli più frequenti grazie alla recente reiterazione legislativa in materia di armi, il che consente perquisizioni senza necessità di motivazioni specifiche nelle aree designate. In aggiunta, si sta prendendo in considerazione la proposta di estendere l’applicazione di divieti di possesso di armi individuali per coloro che sono stati condannati, provvedimenti che dovrebbero essere emessi direttamente dalle corti giudiziarie. Vi è poi la raccomandazione di includere nei database della polizia annotazioni specifiche sui precedenti per crimini con l’uso di coltelli.

Il comitato di esperti ha suggerito, come ulteriore misura, l’attivazione di programmi di prevenzione nelle scuole e nei centri di accoglienza per rifugiati, al fine di contrastare la diffusione della violenza associata a questo tipo di armi. 

Reati in aumento

Secondo le statistiche della polizia di Berlino, l’anno scorso sono stati registrati 3.482 attacchi con coltello, il 5% in più rispetto all’anno precedente. Circa due terzi dei reati erano minacce e 14 persone sono state uccise da attacchi con coltello. Poco più della metà dei sospetti non ha un passaporto tedesco, il 9% dei quali è di nazionalità straniera. Circa il 50% dei reati non avviene in pubblico, ma in locali chiusi.

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