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Merkel critica Scholz: “Fuori controllo, prende le cose sul personale”

L’ex cancelliera tedesca Angela Merkel ha espresso critiche nei confronti dell’attuale cancelliere Olaf Scholz, in particolare riguardo al licenziamento del Ministro delle Finanze Christian Lindner (FDP) e alla successiva crisi di governo.

In un’intervista a Der Spiegel, Merkel ha sottolineato soprattutto l’importanza del ruolo di cancelliere come simbolo di stabilità e per questo ha criticato il modo “emotivo” in cui Scholz avrebbe gestito la situazione.

Affondo di Merkel su Scholz in un’intervista allo Spiegel

L'”affondo” di Merkel stupisce, soprattutto considerando quanto l’ex cancelliera commenti molto raramente la politica attuale. Dall’addio alla politica, avvenuto nel dicembre del 2021, ha infatti condotto una vita estremamente riservata e distante dalla sfera pubblica.

A quanto pare, però, l’esponente democristiana, cancelliera per sedici anni e a lungo simbolo politico della Germania, ha fatto un eccezione parlando con lo Spiegel della situazione particolare che il Paese si trova ad affrontare. La Germania sta infatti affrontando una crisi di governo con elezioni anticipate, in seguito alla cacciata del ministro delle finanze liberale Christian Lindner, che ha messo fine all’alleanza di governo tra SPD, Verdi e FDP.

“Meglio gridare contro il muro dell’ufficio che contro l’opinione pubblica”

L’ex cancelliera ha in particolare commentato il modo in cui Olaf Scholz si è espresso a riguardo pubblicamente. “Quando Olaf Scholz ha parlato in modo così diretto, c’è stato un po’ di disagio nel pubblico. Alcuni hanno pensato: se il nostro cancelliere federale è così fuori controllo – oh Dio – quanto è grave per il nostro Paese?” ha commentato. Merkel ha spiegato che, considerando l’importanza del ruolo istituzionale del Cancelliere, sarebbe stato più appropriato mantenere un profilo basso.

“(In questo ruolo) Si provano molte emozioni, ma è meglio gridare contro il muro del proprio ufficio che contro l’opinione pubblica tedesca” ha sottolineato Merkel, facendo anche riferimento alla propria esperienza e criticando la tendenza a prendere le questioni politiche sul piano personale.

L’estromissione di Lindner dal governo, avvenuta il 6 novembre, è arrivata dopo mesi di disaccordi tra i partner della coalizione “a semaforo”. Durante l’annuncio, Scholz ha accusato Lindner di aver ostacolato compromessi necessari, di aver bloccato leggi, di essersi impegnato in meschine tattiche di partito e di aver tradito la sua fiducia. Usando toni e contenuti “contaminati”, secondo Merkel, da risentimenti privati.

I liberali dell’FDP: da sempre un partner di coalizione difficile

Riguardo ai liberali dell’FDP, il partito dell’ex ministro delle finanze, Merkel ha aggiunto di non averli mai considerati un partner di coalizione facile. A questo proposito ha ricordato il periodo di governo congiunto dal 2009 al 2013, seguito dall’uscita dei liberali dal parlamento. Ha anche menzionato il tentativo fallito di formare una coalizione “Giamaica”, con CDU/CSU, Verdi e FDP, nel 2017, attribuendo il fallimento alla decisione di Lindner di non procedere. “La coalizione Giamaica sarebbe stata molto impegnativa e avrei dovuto passare molto più tempo con i vari partner. Ma la questione non si è posta perché il signor Lindner non ha voluto” ha chiosato Merkel.

Intanto, per martedì, è prevista l’uscita di “Libertà“, il libro di memorie dell’ex cancelliera, atteso con grande interesse sia in Germania che a livello internazionale. Il libro promette di offrire una prospettiva inedita e personale della lunga carriera politica di una donna di potere unica nel suo genere e c’è chi ha visto in questa intervista allo Spiegel un modo come un altro per cominciare il “battage”.

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