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Giornalisti tedeschi espulsi dalla Russia. Germania convoca ambasciatore russo a Berlino

Il ministero degli esteri tedesco ha convocato l’ambasciatore russo Sergei Netshaev a Berlino, in seguito all’espulsione di due collaboratori dell’emittente tedesca ARD dalla Russia.

La ministra degli Esteri Annalena Baerbock ha definito l’azione del governo “inaccettabile”, respingendo le motivazioni addotte nel modo più netto.

Convocato l’ambasciatore russo a Berlino. c

Le autorità di Mosca hanno allontanato due membri dell’emittente tedesca: il corrispondente radiofonivo Frank Aischmann e il tecnico Sven Feller. Entrambi lavoravano presso la sede russa di ARD. La portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, ha di fatto confermato che si tratta di una rappresaglia per il “divieto di lavoro e di residenza” che le autorità tedesche avrebbero imposto ai corrispondenti dell’emittente russa Pervy Kanal in Germania. Zakharova ha affermato che i reporter russi sarebbero stati soggetti a restrizioni, in Germania, per oltre un anno, un’accusa che Berlino ha fermamente respinto.

Secondo la portavoce del governo russo, Mosca avrebbe avvertito Berlino da almeno sei mesi, riguardo a possibili contromisure, segnalando che l’espulsione dei giornalisti tedeschi è stata la risposta a una situazione protrattasi nel tempo. Tuttavia, il governo tedesco ha smentito di aver chiuso il canale russo in Germania, precisando che l’Ufficio di Stato per l’Immigrazione di Berlino ha semplicemente adottato provvedimenti sul diritto di soggiorno per due giornalisti dell’emittente, una procedura legale contro cui è possibile ricorrere.

“L’espulsione dei dipendenti di ARD da parte della Russia è inaccettabile e la giustificazione è semplicemente falsa e menzognera. La condanniamo con la massima fermezza” ha commentato la ministra Baerbock, accusando il governo russo di La ministra Baerbock ha accusato il governo russo di condurre una “battaglia propagandistica basata su affermazioni false“, sottolineando che è “errato affermare che in Germania o in Europa esistano limitazioni alla libertà di stampa“.

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