L’alimentazione negli ospedali non è una questione di poco conto, nell’ambito del processo di guarigione dei pazienti. Lo confermano dati e specialisti ed è un dato su cui ogni amministrazione ospedaliera deve confrontarsi. In Germania, però, si registrano forti problemi di budget che rendono l’offerta di cibo, in alcuni casi, fortemente insufficiente.
Cibo negli ospedali: l’80% delle strutture è in deficit
In un approfondimento del Tagesschau si riporta come anche Diana Rubin, primaria della nota clinica Vivantes di Berlino, abbia ribadito quanto un’alimentazione corretta influenzi positivamente il processo di recupero dei pazienti, riducendo le complicazioni e addirittura potenzialmente prevenendo decessi.
Tuttavia, la realtà economica degli ospedali tedeschi è preoccupante. Gerald Gaß della Società Ospedaliera Tedesca evidenzia infatti che l’80% delle strutture è in deficit, con una spesa media di soli sei euro al giorno per l’alimentazione dei degenti. “Non abbiamo ricevuto alcuna compensazione per l’inflazione e per l’enorme aumento dei costi dei materiali” lamenta Gaß, sottolineando come tutto questo incida sulla qualità dell’approvvigionamento alimentare.
Il sistema sanitario tedesco prevede un budget forfettario per paziente, senza possibilità di fatturare separatamente i servizi di consulenza nutrizionale, per cui non viene destinato alcun extra.
La situazione è inoltre aggravata dal fatto che circa un quarto dei pazienti arriva in ospedale già malnutrito, con il rischio di peggiorare durante la degenza. La clinica Vivantes ha implementato un sistema di screening nutrizionale per ogni paziente, ma solo il 5% delle cliniche adotta pratiche simili.
La clinica Isar di Monaco ha invece adottato un approccio innovativo per affrontare la pressione economica, che può essere sintetizzato dal motto: “risparmiare ove possibile, ma non sul cibo sano”. Andreas Wolf, responsabile finanziario, ha spiegato che la struttura offre il 50% di alimenti biologici e dispone di un’app specializzata nell’ottimizzazione delle risorse, che collega reparti e cucina ed è in grado di memorizzare quando un paziente verrà operato, se ha bisogno di digiunare o meno e quando è previsto che lasci l’ospedale.
Cadono nel vuoto le proteste indirizzate al governo federale
Nonostante gli sforzi delle singole strutture, il settore ospedaliero chiede però un maggiore sostegno governativo. Già nel 2022, numerosi medici di varie cliniche tedesche hanno inviato una lettera aperta ai ministri federali dell’Alimentazione e della Sanità (Cem Özdemir dei Verdi e Karl Lauterbach dell’SPD), chiedendo un budget adeguato per la ristorazione ospedaliera. Tuttavia la richiesta è caduta nel vuoto e in più il Ministero della Salute ha ribadito che la gestione dei fondi rimane responsabilità delle singole strutture.
Amara è stata la reazione di Gerald Gaß, che ha criticato apertamente l’atteggiamento del ministro della sanità e del governo federale nel suo complesso. “Non solo ignorano la situazione economica degli ospedali, ma la accettano deliberatamente” è la critica dell’esponente della Società Ospedaliera Tedesca. “Se la situazione è quella attuale, in cui siamo stati lasciati allo sbando per anni e gli ospedali sono sottofinanziati, allora nessuno può aspettarsi che siano in grado di soddisfare standard più elevati” ha chiosato Gaß.