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Cash catch: gli account che “regalano” soldi esplodono in Germania

Il fenomeno dei “cash catch“, su Instagram e TikTok, sta guadagnando popolarità in Germania, attirando l’attenzione di un pubblico sempre più vasto sui social media. Questa tendenza, che consiste nel nascondere piccole somme di denaro in luoghi pubblici e invitare gli utenti a trovarle attraverso brevi video, si è diffusa rapidamente nel paese nell’ultimo anno.

Che cosa sono gli account Cash Catch

Il meccanismo è semplice: i gestori di un account nascondono una somma tra i 10 e i 50 euro in un luogo pubblico e pubblicano un video della zona sui social network, senza fornire dettagli specifici sulla posizione esatta. A volte la banconota è infilata fra due mattoni, altre volte fra i cespugli, più spesso è appiccicata sotto un adesivo, che viene apposto sul palo di un semaforo o sulla pensilina del tram. I follower devono indovinare rapidamente il luogo basandosi su pochi secondi di video e recarsi sul posto per aggiudicarsi il denaro. Si tratta di una sorta di caccia al tesoro moderna che unisce l’emozione della scoperta alla possibilità di un piccolo guadagno.

A Berlino, la pagina più seguita dedicata a questa attività conta oltre 47.000 follower, ispirandosi a un account olandese con più di 200.000 seguaci. Pagine simili stanno emergendo anche in altre città tedesche, come Amburgo, Monaco e Francoforte, oltre che nel resto d’Europa.

Il successo e le critiche

Tuttavia, non mancano le critiche, alcune di tipo “pratico”, altre di tipo “etico”. Le prime vengono da alcuni utenti che accusano gli organizzatori di non lasciare realmente il denaro nei luoghi indicati e di pubblicare i video solo per far crescere l’account. Per smentire queste voci e garantire la trasparenza dell’iniziativa, nei video viene richiesto ai vincitori di inviare una foto con la somma trovata, successivamente condivisa nelle storie della pagina come prova tangibile.

La critica “etica” pertiene al fatto che questo tipo di gioco funziona principalmente perché molte persone vivono in condizioni di precarietà economica tale da rendere 10, 20 o 50 Euro somme importanti. Questo fatto, commenta qualcuno, è grave e dovrebbe spingere a una riorganizzazione della società, non diventare il motore di un trend di successo sui social media. 

I giochi online, i giochi offline e le svolte commerciali

I creatori di queste iniziative, che per lo più sono anonimi e molto raramente rilasciano interviste, affermano di voler semplicemente rendere felici le persone, offrendo loro un’esperienza divertente e un semplice intrattenimento, oltre che un sempre gradito regalo. Tuttavia, l’obiettivo a lungo termine sembra essere la monetizzazione del seguito sui social media, potenzialmente attraverso collaborazioni con negozi e marchi interessati a pubblicizzare i propri prodotti facendoli “nascondere” dai gestori dei canali.

Nonostante le critiche, il fenomeno dei “cash catch” continua a crescere in Germania, attirando l’attenzione di un pubblico sempre più ampio e variegato. Nonostante le somme in palio siano solitamente modeste, più spesso intorno ai 20 euro che non ai 50, e le probabilità di successo siano basse, molte persone partecipano a questa sorta di caccia al tesoro moderna. Di solito, la banconota viene trovata in pochi minuti, al massimo un quarto d’ora. Eppure, sostengono gli ideatori in un’intervista, a volte, anche mezz’ora dopo il post, c’è chi si presenta sul posto a caccia di piccole “fortune”. L’interesse sembra risiedere più nell’emozione della ricerca e nell’esperienza in sé, piuttosto che nel guadagno economico. 

Per alcuni commentatori, i video sono piccoli puzzle, da risolvere con la propria conoscenza della città, tant’è vero che spesso, sotto i post, si fa a gara a indovinare l’indirizzo esatto. A volte si tratta di luoghi facilmente riconoscibili (uno dei più recenti era il monumento ai caduti antifascisti polacchi all’interno di Volkspark Friedrichshain), mentre altre volte si scorgono, per pochi secondi, panchine, pezzi di marciapiede, palazzoni anonimi, che si possono riconoscere all’istante solo se li si frequenta davvero con assiduità. Nei commenti, si svolge una specie di partita di “Geoguessr” con più giocatori, i quali spesso non si disturbano neppure a uscire di casa per verificare di aver avuto ragione. E forse è proprio questo a piacere: in una quotidianità che ha relegato il “gioco” a un’attività per lo più solitaria, che si fa restando fermi, zitti e curvi sullo schermo dello smartphone, c’è un che di “esotico” nel fatto di sfidarsi sul campo, all’aria aperta, in uno spazio urbano condiviso, utilizzando tutto il corpo per muoversi e non solo il pollice o l’indice sullo schermo.

Quel che è certo è che il trend, per ora, piace e sembra sostenibile, dal momento che gli organizzatori non mancano quasi mai di dare via piccole somme. Può darsi che, a breve, diventi uno strumento di promozione commerciale valido e ambito dai brand? Non sarebbe la prima volta che un trend social si è rivelato fruttuoso tanto per chi lo ha inventato che per i brand che lo hanno cavalcato. Per ora, a guadagnarci sono stati pochi, fortunati utenti.

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