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La Germania riapre i bunker? Ecco i piani della protezione civile tedesca

Se ne è parlato anche in Italia: la Germania sta ipotizzando di rispolverare i propri bunker. La notizia, naturalmente, ha creato più scompiglio da noi che non in terra tedesca, dove non è approdata alle prime pagine dei giornali.

È però vero che, in risposta all’attuale contesto geopolitico, caratterizzato da crescenti tensioni internazionali e potenziali minacce alla sicurezza, le autorità tedesche stanno pianificando la creazione di nuovi rifugi antiaerei. L’Ufficio federale per la protezione civile e l’assistenza in caso di calamità (BBK) e i ministeri degli Interni federale e locali sono al lavoro per sviluppare un piano dettagliato volto a identificare e adattare spazi idonei a fungere da bunker in situazioni di emergenza.

Mappatura degli spazi da usare come bunker

Il progetto prevede una mappatura sistematica di strutture potenzialmente utilizzabili come rifugi, tra cui parcheggi sotterranei, stazioni della metropolitana e cantine, considerando sia edifici pubblici che locali privati. L’obiettivo è garantire una rapida accessibilità in caso di necessità, anche attraverso l’implementazione di un sistema che permetterebbe ai cittadini di localizzare il rifugio più vicino tramite smartphone, sfruttando tecnologie avanzate di geolocalizzazione e applicazioni mobili.

Durante una recente conferenza dei ministri degli Interni, sono state discusse diverse proposte e strategie per migliorare la protezione civile. Un gruppo di lavoro sta ora affinando il progetto, basandosi sullo “scenario generale per l’attuazione del concetto di protezione civile” sviluppato dal governo federale nel 2023. L’attenzione è focalizzata sulla creazione di una rete di rifugi a livello nazionale, con particolare enfasi sull’utilizzo di scantinati nel breve termine, che potrebbero essere rapidamente adattati per offrire una protezione immediata.

Più di 570 bunker in tutta la Germania, nessuno a Berlino e nel Brandeburgo

Attualmente, la Germania dispone di soli 579 bunker funzionanti, rispetto ai 2000 originari, in grado di ospitare circa 480.000 persone. Alcune zone sono meno equipaggiate di altre per affrontare una potenziale emergenza. A Berlino e nel Brandeburgo, per esempio, non esistono rifugi pubblici operativi. Nella capitale tedesca, molti dei bunker esistenti sono stati venduti e riconvertiti per altri scopi, come spazi commerciali o residenziali. Nella regione del Brandeburgo, i rifugi presenti nell’ex Germania Est non sono stati integrati in un piano di protezione civile dopo la riunificazione del Paese.

La protezione civile ha sottolineato che i grandi rifugi centralizzati non sono considerati la soluzione ottimale, poiché difficilmente raggiungibili in tempi rapidi in caso di emergenza. Si preferisce invece puntare su soluzioni più diffuse e facilmente accessibili, che possano essere utilizzate rapidamente dalla popolazione in caso di necessità. L’ente evidenzia inoltre come la qualità costruttiva degli edifici in Germania offra già una buona protezione di base contro onde d’urto, detriti e schegge, grazie a standard edilizi elevati e all’uso di materiali resistenti.

L’Amministrazione degli Interni del Senato di Berlino fa riferimento alle raccomandazioni online del BBK per quanto riguarda la preparazione alle emergenze e la difesa civile. Si sta valutando l’idoneità di strutture come le stazioni ferroviarie sotterranee, ma i requisiti tecnici necessari sono ancora in fase di definizione. Queste strutture potrebbero offrire una soluzione temporanea, ma richiederebbero adeguamenti significativi per garantire la sicurezza e il comfort dei rifugiati.

Le tensioni internazionali preoccupano

Il progetto riflette la crescente preoccupazione per la sicurezza nazionale in un contesto internazionale sempre più instabile. Le autorità tedesche stanno cercando di colmare rapidamente le lacune nel sistema di protezione civile, adattando infrastrutture esistenti e creando nuove soluzioni per garantire la sicurezza dei cittadini in caso di conflitto o altre emergenze. Questo include anche la formazione della popolazione su come comportarsi in situazioni di emergenza e l’implementazione di esercitazioni regolari per testare l’efficacia dei piani di evacuazione e rifugio.

L’attuazione di questo ambizioso piano richiederà un ampio coordinamento tra diverse istituzioni e potrebbe richiedere tempi considerevoli per la sua piena realizzazione. Sarà importante monitorare gli sviluppi futuri e valutare l’efficacia delle misure adottate nel garantire la sicurezza e la protezione dei cittadini tedeschi. Nel frattempo, le autorità stanno lavorando per migliorare la preparazione e la capacità di risposta della popolazione di fronte a potenziali minacce. Questo richiederà investimenti significativi in termini di risorse finanziarie e umane, nonché una stretta collaborazione tra enti governativi, autorità locali e il settore privato.

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