Berlino carbon neutral: l’architettura sostenibile in legno è il futuro della città
Testo e disegno di Paolo Brasioli
Vista l’importanza sempre crescente della ricerca e necessità della sostenibilità e della protezione del clima in architettura, anche Berlino si sta sforzando di diventare carbon neutral.
Mentre il settore dell’industria e dell’energia nel 2022 ha raggiunto le quote di riduzione delle emissioni legalmente definite nel Climate Change Act, il traffico e l’edilizia hanno superato le loro quote. Approvato nell’anno precedente, l’atto ha stabilito che, entro l’anno 2040, ci saranno almeno l’88 per cento in meno di emissioni di gas serra, la neutralità dei gas serra sarà raggiunta entro il 2045 e dal 2050 i gas serra saranno rimossi dall’atmosfera attraverso le cosiddette emissioni negative.
Ristrutturazioni e nuovi edifici carbon neutral
Nel 2021, il 16 per cento di tutte le emissioni di CO2 e il 40 per cento del consumo di energia provenivano dal settore dell’architettura, dell’ urbanistica e nell’ambito edile. Gran parte delle riduzioni di questi fondamentali settori sarà ottenuta in futuro dalla ristrutturazione efficiente dal punto di vista energetico dei tanti edifici esistenti. Mentre, secondo la direttiva UE sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD), tutte le nuove costruzioni in Germania a partire dal 2021 devono essere edifici a energia tendenzialmente a zero, e questa misura può inoltre contribuire molto di più all’equilibrio dell’anidride carbonica.
Oltre al risparmio energetico e alla generazione di energia con case passive e più edifici energetici e la loro implementazione tecnica o costruttiva, ad esempio attraverso installazioni fotovoltaiche o attivazione di componenti di edifici termici, sono le costruzioni realizzate in legno che possono catturare e immagazzinare CO2 dall’atmosfera. Inoltre, il legno è spesso disponibile a livello regionale e consente la prefabbricazione leggera su larga scala.
In futuro, sarà più facile costruire in legno. Ecco perché non è un pericolo per gli incendi
Mentre Berlino aveva precedentemente imposto deroghe elaborate e revisioni studiate e concesse caso per caso per la costruzione in legno, soprattutto a causa del rischio di incendi, il Parlamento della città di Berlino nel 2018 ha però decretato una modifica della legge edilizia che facilita, con lungimiranza, la costruzione in legno.
Il fattore chiave è che i vari elementi sono altamente ignifughi o resistenti al fuoco. La differenza tra la combustibilità in quanto tale e la resistenza al fuoco (che indica per quanto tempo un materiale può svolgere la sua funzione ) è essenziale. Basti pensare che alcune travi d’acciaio si piegano molto più velocemente sotto calore di quanto vada in crisi una spessa trave di legno infuocata. Ciò significa che, già durante la costruzione, si può calcolare come procederebbe e si comporterebbe la combustione di un edificio in legno, e le relative conseguenze, in ordine alla sicurezza.
Usare il legno in un metodo di costruzione ibrido è ancora più facile. Con questo metodo, il seminterrato, le scale e i pozzi dell’ascensore vengono realizzati in classico calcestruzzo armato, i solai orizzontali sono forme miste di strutture composite in cemento o legno/cemento e le pareti interne non portanti e la facciata esterna sono costruite con telai in legno o come costruzione di pannelli di legno compositi a più spessori (con ottime capacità termoisolanti)
Già all’IBA del 1986, a Berlino è stato presentato un bellissimo edificio costruito con un tale design ibrido, e fu la cooperativa “Wohnregal” (traducibile in scaffale residenziale) in Admiralstrasse, 16 progettato da Peter Stürzebecher, Kjell Nylund e Christof Puttfarken.
Non solo dall’emendamento del 2018, ma sempre più spesso, a Berlino si trovano molti edifici in legno, compresi i condomini. Un primo esempio è l‘E3 del 2008 a Prenzlauer Berg a firma di Kaden Klingbeil. È un condominio alto 25 metri e sette piani costruito con struttura in legno con elevata resistenza al fuoco (di ben 90 minuti).
Poi Tom Kaden, nel 2014, ha completato il “centro della famiglia, istruzione e salute c13” in Winsiviertel, utilizzando lo stesso metodo. Molti altri edifici di vari preparati architetti si trovano in tutta la città, come l’Eisberg Moabit di Rundzwei Architekten. E anche il complesso di 43 appartamenti Walden 48 di ARGE Scharabi/ Raupach. E poi i Johannisgärten, il Mobik Kindertagsstätte entrambe del 2021. Anche il centro informazioni turistiche Marzahn Hellersdorf del 2017 di Partner und Partner Architekten .
E poi, concludendo, è palese che il legno, con le sue doti, ci riporta amorevolmente alle origini ed ad un diretto rapporto, estetico e sensoriale, con la natura di cui, responsabilmente ed umilmente, siamo parte!
Nel disegno
L’edificio cubico a sei piani dell’organizzazione SOS Children’s Villages – Embassy for Children, a Moabit, è il risultato di un concorso ad inviti del 2013 ed è stato realizzato nel 2018, su progetto dello studio Ludloff Ludloff Architekten di Berlino. La facciata “scalettata” dell’edificio è realizzata con pannelli in tessuto tesato, a dimensione di interpiano, ed è la sua caratteristica più accattivante. I pannelli, infatti, proteggono l’edificio dal sole e possono essere spostati slittandoli manualmente. Le finestre e la facciata in legno in costruzione a pannelli dei piani superiori si trovano dietro a questi pannelli bianchi. Al contrario, e sapientemente, il piano terra è completamente vetrato e accessibile attraverso l’area d’ingresso con prominenti sezioni di cemento a vista. Anche i mobili sono stati in gran parte creati dal laboratorio interno dell’ente di beneficenza!
L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura
Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.
Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.
Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.
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