Nella notte tra sabato e domenica scorsa, un gruppo di attivisti dell’organizzazione “Sand im Getriebe” (letteralmente “Sabbia negli Ingranaggi”) ha realizzato una pista ciclabile temporanea sulla Berliner Allee, nel quartiere berlinese di Weißensee. L’azione è stata una forma di protesta contro la decisione dell’amministrazione dei trasporti di non creare corsie dedicate ai ciclisti su quella strada, nonostante le richieste della comunità locale e le evidenti necessità di migliorare la sicurezza stradale per i ciclisti.
Gli attivisti: “il Senato viola la legge sulla mobilità”
Gli attivisti hanno dipinto con vernice spray i simboli della pista ciclabile sull’asfalto, ma parte della segnaletica è stata cancellata dalla pioggia il mattino seguente. Attraverso i social media, il gruppo ha dichiarato di voler contrastare le politiche della CDU che, sostengono gli attivisti, sta cassando tutti i progetti per la mobilità ciclistica, mettendo a rischio la sicurezza dei ciclisti e ostacolando il progresso verso una mobilità più sostenibile.
“Sand im Getriebe” accusa il Senato di Berlino di violare la legge sulla mobilità, ottenuta in precedenza dopo anni di lotte e negoziazioni. L’organizzazione sostiene che le decisioni prese si oppongono non solo alla creazione di piste ciclabili, ma anche alla sicurezza stradale e al cambiamento nella gestione del traffico cittadino, che dovrebbe favorire mezzi di trasporto più ecologici e sicuri.
Questa non è la prima azione del genere intrapresa dal gruppo. In passato, il gruppo aveva già protestato contro le politiche dei trasporti dell’attuale coalizione di governo berlinese, composta da CDU ed SPD. L’estate scorsa, un’iniziativa simile era già stata realizzata sulla Berliner Allee.
Wo ein Wille, da ein Radweg!
— Sand im Getriebe Berlin (@SiGBerlin) November 14, 2024
Wir haben erneut auf der Berliner Allee über Nacht einen #PopUpRadweg errichtet, nachdem der Berliner Senat sich hier mal wieder entschieden hat: Kein Fahrradweg, keine Verkehrssicherheit, kein Miteinander und schon gar keine Verkehrswende! pic.twitter.com/CgIcndMu1O
“Dove c’è volontà, c’è una pista ciclabile”, scrivono gli attivisti su X (parafrasando il detto tedesco “wo ein Wille da ein Weg”, ovvero, “dove c’è volontà, c’è una via”, trasformandolo in “wo ein Wille da ein Radweg”=. La loro azione mira a evidenziare la necessità di infrastrutture ciclabili sicure e a sollecitare un cambio di rotta nelle politiche di mobilità urbana della capitale tedesca.